UNA SOLUZIONE URGENTE PER I DIRIGENTI DESTITUITI
Comitato “Merito e Cambiamento”
IL MeC CHIEDE UNA SOLUZIONE URGENTE PER I DIRIGENTI DESTITUITI
IL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE RESPINGE AL MITTENTE LA BOZZA DEL DECRETO ATTUATIVO
Il Comitato Merito e Cambiamento rileva, con sgomento e preoccupazione, che non è previsto nella bozza di decreto attuativo al mille proroghe un trattamento specifico per i concorrenti che hanno superato la prova scritta e la prova orale del concorso per Dirigenti scolastici del 2017, successivamente destituiti.
Tra questi candidati molti sono stati assunti come Dirigenti Scolastici e hanno anche superato l’anno di formazione e prova, prestando servizio senza demerito anche per oltre tre anni.
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), con un atto prevedibile, ha espresso un parere negativo (Prot. n. 16337 del 16/05/2023) alla bozza di decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito per il concorso straordinario DS previsto dalla legge 14/2023 di conversione del D.L. Milleproroghe, evidenziando “numerose e significative criticità in relazione allo schema di decreto”, criticità rilevate dai maggiori sindacati di categoria come UGL, CISL, UIL RUA e FLC CGIL.
In particolare, i componenti del CSPI e con loro tali sindacati condividono la preoccupazione espressa dal Comitato MeC relativamente all’avere assimilato la posizione di coloro che hanno superato le prove concorsuali, avendo peraltro svolto il ruolo di dirigente scolastico, con la posizione di coloro che non hanno superato alcuna prova concorsuale. È di palmare evidenza quanto il decreto penalizzi i dirigenti destituiti.
Costoro sembra che siano diventati gli invisibili, gli unici da penalizzare!
Un’ulteriore penalizzazione è derivata dall’operato dei Direttori generali degli Uffici scolastici regionali, che hanno applicato le sentenze in tempi diversi e con modalità difformi, creando disparità di trattamento dettate da scelte discrezionali discutibili.
A ciò si aggiunga che vi sono contenziosi fermi al 2018 di altri dirigenti scolastici, nelle medesime situazioni, che beneficiano “dell’immobilismo” del Tar Lazio che non ancora ha fissato le udienze di merito, nonostante il PNRR preveda lo smaltimento del contenzioso pregresso.
Inoltre, il Comitato MeC rileva che la resistenza a prevedere la valorizzazione delle competenze acquisite da questi dirigenti scolastici destituiti del concorso 2017 (circa 20), anche attraverso un eventuale reintegro, stride palesemente con il numero di candidati che con il decreto avrà facoltà di partecipare al concorso straordinario (circa 6000) e stride, altresì, con la vicenda che vede coinvolti i dirigenti scolastici siciliani, per i quali invece si è immediatamente trovata una soluzione.
Questi ultimi, già bocciati al concorso 2006 (e alcuni bocciati anche al corso concorso riservato), destituiti a seguito di sentenza negativa del Consiglio di Stato, sono unici destinatari di ben due emendamenti nel D.D.L. 1114/2023 in sede di conversione del D.L. 44/2023 che li reintegra, sic et simpliciter, nelle sedi di precedente titolarità.
Il Comitato MeC chiede con fermezza al Ministero dell’Istruzione e del Merito, al Parlamento e ai vari sindacati di trovare con urgenza una giusta, equa e dovuta soluzione, che restituisca dignità e valorizzi il know-how acquisito in anni di onorato servizio anche ai dirigenti destituiti e in attesa di nomina del concorso 2017.
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