Giacalone rincara la dose: “Merito? Va messo nel contratto. A scuola c’è una cultura del compatimento dei ragazzi”

Qualche giorno fa abbiamo riportato l’opinione del giornalista Davide Giacalone a proposito della differenza di preparazione tra gli alunni delle scuole elementari italiane e quelli che arrivano alla maturità, commentando i risultati dell’indagine internazionale IEA PIRLS 2021.

Su La Ragione del 19 maggio, come riporta il sito Davidegiacalone.it, il giornalista ha ampliato il suo concetto, espresso prima a Rtl1025. Ecco a cosa è dovuto questo gap secondo Giacalone, che batte ancora sulla questione del merito: “Alle elementari vanno meglio dei coetanei francesi o tedeschi, mentre alla fine della secondaria superiore vanno peggio degli uni e degli altri. Si sono rincretiniti? Loro no, sono gli adulti che li circondano ad avere trasformato la scuola in uno stipendificio senza valutazione del merito, degli insegnanti prima e degli studenti dopo. Metterlo, il merito, nel nome del Ministero serve a nulla: va messo nel contratto”.

“La scuola ha preso una deriva sindacal-assistenziale”

“Siamo

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