Scuole con almeno 900 alunni, in provincia il preside dovrà seguire 30-40 Comuni: come al Tour de France! La Sardegna dice ‘no’ al Governo

Si acuisce lo scontro Regioni-Governo sul dimensionamento della rete scolastica previsto dalla Legge di Bilancio 2023: diversi governatori hanno preso posizione contro un Piano che tende ad accorpare le scuole, secondo una mera logica numerica sulla quale pesa negativamente il decremento demografico e quindi il calo di iscritti (con le pluriclassi sempre più frequenti nei piccoli Comuni).
Il decremento di nascite e i numeri da rispettare
L’entrata a regime del dimensionamento combacia, infatti, col più grande calo di iscritti da quando esiste la scuola pubblica (ormai si “viaggia” alla media di oltre 100 mila iscritti in meno l’anno).
Alle regioni spetterà, annualmente, l’ingrato compito di attenersi al numero di scuole che deriveranno dal numero ufficiale di iscritti e la media di 900 alunni per istituzione scolastica.
Il concetto numerico è semplice: qualora dovesse essere necessario tenere aperta una scuola autonoma con soli 300 alunni,
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