Lettera aperta a Susanna Tamaro che non vuole più lo studio del Verga
Cara Susanna Tamaro,
se scrivere ai bambini, come dici tu, è un atto di fiducia verso di loro, anche raccontare loro la verità su Malpelo lo è. Dichiarando apertamente chi sono pure La Lupa e Nedda, I Malavoglia e Mastro don Gesualdo.
Tutti abbiamo una stella, Susanna, e Giovanni Verga è la nostra. Di noi del Sud, di noi italiani. Te lo ha già detto Marcello Fois, ma lo ribadisco anch’io: ‘senza Verga non capiremmo molte manifestazioni contemporanee’.
Chi spegne le stelle degli altri, Susanna? E perchè? Che peccato sarebbe lasciare ai ‘vinti’ la notte senza la luce? Non tocca forse anche a loro avere una speranza per la disperazione che troppo spesso li prova? E a noi dare loro la speranza che meritano?
Verga racconta la loro ricchezza interiore, gli altri non lo fanno; neppure raccontano loro del coraggio con cui affrontare le cose.
Tu parli