Scuola di tutti e per tutti: il principio è nobile, ma le conseguenze potrebbero essere negative
Il presidente Mattarella – figura di per sé rispettabilissima – ha dichiarato che “La scuola è di tutti e per tutti. Una scuola che seleziona distrugge la cultura”.
Pur rispettando questo pensiero, occorre però riconoscere che esso – se applicato indiscriminatamente – potrebbe avere ripercussioni pratiche assai negative. Immaginiamo per esempio che, per non selezionare, le università laureino indiscriminatamente tutti… Chi va poi però a farsi curare da medici che non conoscono la medicina? Chi affida le proprie cause ad avvocati che non conoscono la giurisprudenza o le proprie dichiarazioni dei redditi a commercialisti che non conoscono il funzionamento del fisco?
Vanno bene i nobili principi, ma pensiamo anche alla realtà!
Risponde il vicedirettore Reginaldo Palermo
Francamente non è chiaro il motivo per cui affermazioni come quella riportata dal nostro lettore debbano essere interpretate come un “via libera” alla promozione generalizzata dal primo anno della primaria fino all’ultimo
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