Dispersione scolastica dei ragazzi Rom fuori controllo in Europa: gli studenti invisibili
I dati di Eurostat – o meglio della sua sezione dedicata a didattica, istruzione e diritto allo studio più in generale, parlano chiaro: oltre il 75% dei ragazzi e delle ragazze di etnia Rom di età compresa tra i 9 ed i 18 anni disattende le lezioni. Le ragioni, così come quanto accadeva in Italia durante la promulgazione delle norme circa l’obbligatorietà dell’istruzione elementare nel tardo ‘800, sono legate all’impiego dei ragazzi e delle ragazze come manodopera e le crescenti – preoccupanti – difficoltà integrative con cui si debbono confrontare docenti e studenti.
Spesso persistono gravi ritardi, nella scuola primaria, nelle competenze di base, quali lettura, comprensione del testo (dato che in Italia spaventa gli analisti indipendentemente dallo status dello studente) e scrittura, ovvero rielaborazione del pensiero critico. Contrasti evidenti, affermano gli annali delle istituzioni europee, figurano nel dialogo, spesso solo formalmente istituzionale, tra scuola come
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