“Bella ciao” alla recita di fine anno, esponenti della Lega: “Indottrinamento”. La ds: “Non cantarla sarebbe fare politica”
Ancora una volta ci sono polemiche relative alla canzone “Bella Ciao” e ancora una volta riguardano una scuola. Stavolta, come riporta La Stampa, ci troviamo alla scuola secondaria Adele Delponte di Milano, intitolata in onore di una maestra partigiana.
Pare che i ragazzi di una classe di prima media abbiano fatto una ricerca per conoscere la sua storia e, a conclusione del percorso didattico, il comitato organizzatore della festa di fine anno abbia deciso di far cantare ai ragazzini la canzone incriminata.
Si tratta di una canzone politica?
Alcuni esponenti della Lega, però, si sono risentiti e opposti, esprimendo le loro perplessità in un comunicato chiedendo “un pronto intervento del Comune di Milano per fermare questa propaganda” perché “l’indottrinamento dei più piccoli, in aula, non è mai la scelta migliore: su certi temi le singole famiglie non possono essere scavalcate. Ingerenze politiche negli istituti non sono ammissibili”.
A firmare
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