Denise Galatà, dieci indagati: non si può morire in gita scolastica mentre si fa rafting
Una pattuglia dei carabinieri
La Procura di Castrovillari avrebbe indicato una decina di indagati nell’inchiesta avviata sulla morte di Denise Galatà, la studentessa di 19 anni del liceo “Rechichi” di Polistena, in provincia di Reggio Calabria, che martedì 30 maggio è stata sbalzata in acqua nel fiume Lao, a Laino Borgo, sul Pollino, mentre faceva rafting su un gommone assieme ad un gruppo di compagni di liceo e ad alcuni professori, e purtroppo ritrovata senza vita il giorno dopo.
Tra gli indagati, scrive l’Ansa, risulterebbero il sindaco di Laino Borgo, i responsabili della società di rafting che regolano le uscite sui gommoni in quel territorio e sette guide della stessa società. Inoltre, i magistrati hanno disposto il sequestro della società che si è occupata dell’escursione fatale per la giovane.
La procura, che ha disposto per il 3 giugno l’autopsia sul corpo della giovane, assicura che
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