Maturità 2023, è già tempo di orali (ma non per tutti): cosa valuteranno le commissioni al colloquio e come si arriverà al voto finale?
Messe alle spalle le prime due prove, i 536mila candidati della maturità 2023 si stanno concentrando sul colloquio finale: lunedì 26 giugno prenderanno il via i primi esami orali, sulla base dei calendari predisposti da ogni commissione.
A dettare la linea cronologica sarà la lettera dell’alfabeto estratta lunedì scorso, il 19 giugno, durante l’insediamento, la cosiddetta “plenaria”, delle 14mila commissioni d’esame. Al ritmo di cinque candidati al giorno, si proseguirà in ordine alfabetico a partire proprio dalla lettera estratta.
C’è chi deve finire la seconda prova scritta
Vi sono, tuttavia, diverse “varianti”. Innanzitutto, così come ha deciso il Ministero, per i Comuni alluvionati dell’Emilia Romagna la prova orale sarà l’unica a cui saranno sottoposti i maturandi.
In alcuni corsi di studio, invece lunedì 26 giugno potrebbe essere ancora tempo di “seconda prova”: si tratta, ad esempio, degli studenti dei licei artistici oppure degli istituti