Supplenze 2023/24, quali sedi scegliere nella domanda per evitare brutte sorprese?

Supplenze docenti per l’anno scolastico 2023/24, la finestra temporale per l’invio delle domande di partecipazione alla procedura informatizzata di conferimento degli incarichi a tempo determinato dovrebbe essere compresa tra la seconda metà del mese di luglio e l’inizio di agosto. La scelta delle sedi riveste una particolare importanza anche perché, come avvenuto negli anni scorsi, gli aspiranti supplenti non avranno la possibilità di conoscere tutte le sedi disponibili

Supplenze personale docente per l’anno scolastico 2023/24: come comportarsi per la scelta delle sedi?

In attesa di conoscere il contingente di posti autorizzati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per classe di concorso e provincia (dovrebbe essere reso noto la prossima settimana), la questione della scelta delle sedi preoccupa non poco gli aspiranti supplenti in quanto quest’anno la domanda dovrebbe essere ulteriormente anticipata. Non sarà, dunque, possibile conoscere in modo preciso i posti disponibili, considerando che il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha indicato il 4 agosto come dead line per le operazioni riguardanti le assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni

Le disposizioni dell’O.M. N. 112

D’altro canto, l’Ordinanza Ministeriale N. 112 del 6 maggio 2022 ha dato delle precise indicazioni in merito alle max. 150 preferenze da indicare nella domanda. Qui, infatti, si legge: ‘Qualora l’aspirante alla supplenza non esprima preferenze per tutte le sedi e per tutte le classi di concorso/tipologie di posto cui abbia titolo e al proprio turno di nomina non possa essere soddisfatto in relazione alle preferenze espresse, sarà considerato rinunciatario con riferimento alle sedi e alle classi di concorso/tipologie di posto per cui non abbia espresso preferenza. Ne consegue la mancata assegnazione dell’incarico a tempo determinato dalle graduatorie per le quali sia risultato in turno di nomina per l’anno scolastico di riferimento’.

Chi può fare domanda per le supplenze?

La procedura informatizzata per il conferimento delle supplenze riguarda sia i docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento sia i docenti iscritti nelle GPS di prima e seconda fascia. L’algoritmo che determinerà l’assegnazione delle supplenze, anche quest’anno, non ‘tornerà indietro’: ciò significa che se un docente, nel turno di nomina, avrà indicato delle sedi in cui non sono presenti cattedre disponibili, verrà ‘scavalcato’ da chi, pur avendo un punteggio inferiore, avrà scelto quelle particolari sedi. Nel corso di un intervento a Orizzonte Scuola, Chiara Cozzetto, segretario generale di Anief, ha suggerito alcuni consigli a chi dovrà compilare la domanda per l’attribuzione degli incarichi a tempo determinato. 

Quali sedi indicare per non avere brutte sorprese?

Premesso che l’elenco delle sedi potrà cambiare, comunque, nel corso dell’anno scolastico, Chiara Cozzetto ha consigliato di prendere in considerazione i posti che, potenzialmente, potrebbero rendersi disponibili durante l’anno. L’esponente di Anief ha consigliato di scegliere le sedi per quei distretti e quei comuni per cui ‘io, sicuramente, se mi dovesse arrivare una supplenza, la accetterei, proprio perché inserire tutte le scuole della provincia per poi ritrovarmi a dover rinunciare, non solo danneggia me perché incorro nella sanzione, ma danneggia anche il collega ‘seguente’ che avrebbe accettato quell’incarico’. L’unico modo per non avere sorprese, quindi, è quello di indicare una sede che l’aspirante supplente andrebbe, comunque, ad accettare.

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