Le due scuole
In Italia la scuola non è una sola. Le fonti di informazione giornalistica ne presentano almeno due. Quali sono le due scuole.
Non si può più parlare di scuola italiana al singolare. In Italia la scuola non è una sola. Ce ne sono due. Lo documentano le fonti di informazione giornalistica, anch’esse sdoppiate. Sui giornali a stampa vengono divulgati dati dai quali risulta che la popolazione studentesca italiana è composta per metà da studenti etimologicamente deficienti. Sui giornali in rete figurano i nominativi dei candidati promossi agli esami di maturità in una percentuale che rasenta il cento per cento, non pochi dei quali promossi col massimo dei voti e la lode.
Una delle due è la scuola descritta da un ente esterno che si presenta una volta all’anno come suprema autorità docimologica. L’altra è la scuola vissuta di giorno in giorno al suo interno da docenti e studenti. A una scuola artificiale si contrappone la scuola reale. Nella scuola artificiale la valutazione delle prestazioni studentesche viene effettuata fuori contesto in base ai risultati di prove standardizzate. Nella scuola reale gli allievi vengono valutati con riguardo alla personalità di ciascuno. La scuola artificiale non va oltre la considerazione di competenze in astratto in relazione a livelli non specificati. La scuola reale verifica la capacità di ciascun allievo di acquisire e applicare le proprie conoscenze nei diversi ambiti disciplinari secondo livelli stabiliti dalla tradizione e aperti all’avvenire.
Alla scuola artificiale mancano diversi elementi fondamentali, alcuni dei quali risaltano in particolar modo.
Le
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