L’empatia e la comunicazione non violenta, insegnarle a scuola: scarica un’UdA “Mi metto nei panni di… “. Con INTERVISTA alla docente Giada Franci

Di Nobile Filippo

Un sasso può essere usato per costruire, giocare o ferire gli altri; la differenza non la fa il sasso, ma come viene usato, esattamente come un bisogno (di amore, comprensione, rispetto) può essere appagato in modi differenti, in funzione delle strategie adottate per soddisfarlo. A scuola, dire: “Silenzio! Devo spiegare!” o “Ragazzi, ho bisogno di silenzio perché ciò che sto per spiegare richiede concentrazione e attenzione”, sono due modi per chiedere la stessa cosa, con prospettive e approcci completamente diversi; il primo pretende che un proprio bisogno diventi automaticamente quello degli altri, il secondo cerca di spiegare le necessità di chi fa la richiesta.

Allo stesso modo dire ad un compagno: “Spostati, non vedo la lavagna!” o “Ho paura di non riuscire a prendere appunti, potresti spostarti in modo che possa vedere

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