Un blitz per la libertà di insegnamento. “Tra me e il mondo, una lettera al figlio sul tema del razzismo”
Lo scrittore afroamericano Ta-Nehisi Coates si presenta a sorpresa in una scuola della South Carolina dove il suo
libro è stato vietato perché accusato di discriminare i bianchi. Il suo gesto è un segnale di solidarietà alla
professoressa che aveva scelto il testo e una denuncia delle restrizioni imposte dall’amministrazione scolastica.
NEW YORK – “In America, la ferita non è nata con la pelle più scura, labbra più piene, naso più largo, ma da tutto
ciò che gli è stato costruito intorno”.
Queste sono le parole di Ta-Nehisi Coates nel libro Tra me e il mondo, una lettera al figlio sul tema del razzismo.
Il libro, premiato nel 2015, è stato usato da Mary Wood, una professoressa di Letteratura inglese in una scuola
della South Carolina. Wood ha fatto vedere ai suoi studenti due video sul razzismo e li ha invitati a confrontarsi
con il libro. Ma a febbraio, alcuni studenti bianchi si sono lamentati che il libro li faceva sentire in colpa per il loro
colore della pelle. Allora la scuola ha tolto il libro e ha sospeso il corso; Wood, che è bianca, è stata rimproverata
dal preside. La scorsa settimana Coates è andato nella scuola per partecipare al Consiglio scolastico, accanto alla
professoressa. Lo scrittore non ha parlato: voleva solo farle sentire il suo appoggio e far notare il problema
dell’insegnamento della storia dei neri.
Questo caso fa parte di un dibattito sul modo di raccontare il passato schiavista e le sue conseguenze.
In molti Stati ci sono leggi che impediscono o limitano l’uso di concetti come il “privilegio bianco”, la “teoria critica della razza” o il “progetto 1619”, una serie di articoli che ripensa la storia americana a partire dall’arrivo dei primi schiavi nel 1619.
Queste leggi sono volute dai repubblicani che dicono che queste teorie sono divisive e anti-americane e che vogliono indottrinare gli studenti con una visione falsa della realtà.
Al contrario, chi appoggia queste teorie dice che servono a far capire le origini e le strutture del razzismo e a favorire una maggiore consapevolezza e inclusione.
Il gesto di Coates è stato apprezzato da molti colleghi, attivisti e intellettuali che hanno espresso la loro solidarietà alla professoressa Wood e la loro preoccupazione per la libertà di insegnamento e di espressione.
Alcuni studenti hanno anche fatto una manifestazione per chiedere il ritorno del corso e la cancellazione della lettera di rimprovero.
Il Consiglio scolastico ha detto di essere in fase di revisione delle regole sulle letture assegnate e di voler garantire un ambiente di apprendimento giusto e sicuro per tutti gli studenti.
Però, non ha ancora deciso cosa fare del libro di Coates, che resta vietato nella scuola.