La matematica esposta in tutta la sua bellezza! Seconda parte
La seconda parte del lavoro realizzato dagli studenti di una classe terza del Liceo Amaldi e le sue finalità didattiche e formative. La cultura umanistica e la cultura scientifica: due mondi separati e inconciliabili! È davvero così?
È proprio dal desiderio di sfatare questo “falso mito” e da una proposta dell’ispettore Emilio Ambrisi in suo precedente articolo, “educare a scrivere di matematica” che si sviluppa la seconda parte dell’incontro con l’ispettore stesso.
“Saper scrivere: questa sì che è una competenza! Per riuscirci non basta conoscere. Occorre qualcosa in più. Occorre l’esercizio, che abitua tra l’altro a «mettere ordine nei propri pensieri»”
Ma come allenare i ragazzi a questa competenza? Forse quel “qualcosa in più” può essere trovato nel linguaggio matematico la cui bellezza brilla di più quando non è fatto solo di numeri e formule, ma è arricchito dal fascino dei concetti e dei ragionamenti “messi in bell’ordine” oltre che essere espressi con eleganza e rigore!
Si è partiti, dunque, da una delle tracce presenti nel sopracitato articolo:
“Alcuni numeri, siano essi interi, razionali, reali o complessi, hanno una importanza particolare nella storia e nella scienza e si ritrovano qua e là un po’ dappertutto, nell’arte e nella natura. Tra questi un posto di primo piano spetta al numero aureo: è generalmente indicato con φ, ha proprietà matematiche notevoli e una presenza nella realtà che è ritenuta di stile e di bellezza. Esponi le tue argomentazioni in proposito.”
È stato proposto alle alunne ed agli alunni della classe 3H