Maltempo in Italia, Barbacci (Cisl Scuola): “Non c’è spazio per negazionismi di fronte all’evidenza di fenomeni che parlano da soli”

Di redazione

Ivana Barbacci, Segretaria Generale della Cisl Scuola, si rivolge apertamente al tema dell’emergenza climatica e ambientale. Durante il suo ultimo appuntamento video ‘Facciamo il punto’, Barbacci ha sottolineato l’importanza di passare da polemiche sterili a un impegno concreto per affrontare la crisi.

“Non c’è spazio per negazionismi di fronte all’evidenza di fenomeni che parlano da soli”, ha affermato Barbacci. È fondamentale, sottolinea, interrogarsi su ciò che ciascuno può fare per affrontare questa crisi globale, anziché focalizzarsi su discutibili modi di attrarre l’attenzione sull’emergenza.

Secondo Barbacci, l’emergenza climatica è una conseguenza diretta di comportamenti individuali e collettivi incompatibili con l’equilibrio dell’ecosistema. Di conseguenza, affrontare tale emergenza richiede un’approccio che sia anche educativo. “È chiaro che quell’emergenza pone anche, ma direi soprattutto, una sfida educativa alla quale la scuola non può certamente sottrarsi”.

Nell’ambito di

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Ivana Barbacci, Segretaria Generale della Cisl Scuola, si rivolge apertamente al tema dell’emergenza climatica e ambientale. Durante il suo ultimo appuntamento video ‘Facciamo il punto’, Barbacci ha sottolineato l’importanza di passare da polemiche sterili a un impegno concreto per affrontare la crisi.

“Non c’è spazio per negazionismi di fronte all’evidenza di fenomeni che parlano da soli”, ha affermato Barbacci. È fondamentale, sottolinea, interrogarsi su ciò che ciascuno può fare per affrontare questa crisi globale, anziché focalizzarsi su discutibili modi di attrarre l’attenzione sull’emergenza.
Secondo Barbacci, l’emergenza climatica è una conseguenza diretta di comportamenti individuali e collettivi incompatibili con l’equilibrio dell’ecosistema. Di conseguenza, affrontare tale emergenza richiede un’approccio che sia anche educativo. “È chiaro che quell’emergenza pone anche, ma direi soprattutto, una sfida educativa alla quale la scuola non può certamente sottrarsi”.
Nell’ambito di questa sfida educativa, Barbacci ha fatto appello affinché la tutela dell’ambiente diventi un tema centrale nella programmazione dell’offerta educativa e formativa. Questo deve essere un tema trasversale, coinvolgente tutti i livelli scolastici, e deve essere affrontato il più presto possibile, già a partire dalla scuola dell’infanzia.
“È il momento in cui interrogarsi, tutti e ciascuno, su che cosa è possibile fare”, ha concluso Barbacci, lanciando una sfida a studenti, insegnanti, genitori e a tutti i soggetti coinvolti nel sistema educativo. La battaglia per la protezione del clima inizia nelle aule, e in questa battaglia non si può concedere tregua.

Pubblicato in Politica scolastica

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Ivana Barbacci, Segretaria Generale della Cisl Scuola, si rivolge apertamente al tema dell’emergenza climatica e ambientale. Durante il suo ultimo appuntamento video ‘Facciamo il punto’, Barbacci ha sottolineato l’importanza di passare da polemiche sterili a un impegno concreto per affrontare la crisi.

“Non c’è spazio per negazionismi di fronte all’evidenza di fenomeni che parlano da soli”, ha affermato Barbacci. È fondamentale, sottolinea, interrogarsi su ciò che ciascuno può fare per affrontare questa crisi globale, anziché focalizzarsi su discutibili modi di attrarre l’attenzione sull’emergenza.
Secondo Barbacci, l’emergenza climatica è una conseguenza diretta di comportamenti individuali e collettivi incompatibili con l’equilibrio dell’ecosistema. Di conseguenza, affrontare tale emergenza richiede un’approccio che sia anche educativo. “È chiaro che quell’emergenza pone anche, ma direi soprattutto, una sfida educativa alla quale la scuola non può certamente sottrarsi”.
Nell’ambito di questa sfida educativa, Barbacci ha fatto appello affinché la tutela dell’ambiente diventi un tema centrale nella programmazione dell’offerta educativa e formativa. Questo deve essere un tema trasversale, coinvolgente tutti i livelli scolastici, e deve essere affrontato il più presto possibile, già a partire dalla scuola dell’infanzia.
“È il momento in cui interrogarsi, tutti e ciascuno, su che cosa è possibile fare”, ha concluso Barbacci, lanciando una sfida a studenti, insegnanti, genitori e a tutti i soggetti coinvolti nel sistema educativo. La battaglia per la protezione del clima inizia nelle aule, e in questa battaglia non si può concedere tregua.

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