L’estate torrida, le scuole aperte e il turismo
Il 23 maggio a Trieste si è tenuto un incontro formativo per dirigenti scolastici (lezioni estive e altro ancora) per formulare una serie di iniziative atte a modificare in modo significativo il processo formativo degli adolescenti e renderlo più efficace e performativo.
Diciamo la verità, i temi affrontati dai “professionisti dell’educazione” nel congresso di primavera, non sono per nulla nuovi: “Abbandonare le lezioni verticali, ridurre il carico di compiti pomeridiani, creare una scuola che non chiude i battenti dopo le normali ore di studio, ma rimane aperta, integrando attività extrascolastiche come sport e musica all’interno dei suoi programmi”. Così si arriverà, finalmente, ad una concezione più olistica, flessibile e coinvolgente (anche sconvolgente) della scuola.
Pensare che la scuola italiana si basi ancora su lezioni verticali tradizionali, significa (dispiace dirlo) non avere più un contatto vero e diretto con i ragazzi.
La classica lezione frontale, ormai, non esiste