Assegno unico e reddito di cittadinanza, cosa cambia per chi continuerà a percepire il RDC e per i nuclei familiari sospesi dalla fruizione
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Il quadro normativo di riferimento per i nuclei familiari percettori del Reddito di cittadinanza ha subito importanti modifiche ad opera del decreto-legge n. 48 del 4 maggio 2023, convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023, n. 85.
Nello specifico, per i nuclei familiari che includono figli minori, disabili e anziani ultrasessantenni è previsto che gli stessi nuclei continuino a percepire il Reddito di cittadinanza sino al 31 dicembre 2023.
La contrario, i nuclei familiari che non comprendono figli minori, ultrasessantenni o soggetti disabili, al raggiungimento della settima mensilità di erogazione della prestazione, sono gradualmente sospesi dal beneficio, salvo eventuale presa in carico in contesti di fragilità.
Al fine di valutare gli effetti sui nuclei con figli a carico che percepiscono la cosiddetta integrazione della misura Assegno unico e universale, l’INPS distingue tra le varie situazioni.
Innanzitutto,
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