Libri scolastici rincarati del 4% e da ricomprare solo perchè la nuova edizione ha piccole aggiunte: per il Codacons è truffa, studenti in rivolta
Ad un mese dall’inizio delle lezioni torna anche quest’anno la polemica sui libri scolastici da ricomprare per qualche modifica rispetto alla vecchia edizione e come al solito rincarati: quest’anno l’aumento si dovrebbe attestare al 3%, massimo 4%, rispetto al 2022. È giustificato? I librai sostengono di sì, perché l’inflazione, a causa soprattutto della guerra in Ucraina, nello stesso periodo è stata pari al doppio, attorno al 7%; ma le associazioni dei consumatori e gli studenti ritengono l’incremento dei prezzi non motivato e qualcuno parla anche di beffa perché le famiglie italiane non possono sobbarcarsi ulteriori spese.
I librai: polemiche sterili, l’inflazione è al doppio
Secondo Paolo Ambrosini, presidente dell’Ali, l’Associazione Librai Italiani Confcommercio, anche con un +3-4% di costi per i libri scolastici comunque “siamo sotto la soglia dell’inflazione. Quella del caro libri è una polemica che di anno in anno si autoalimenta, creando