Addio a Michela Murgia, quando disse sulla scuola: “Il docente non deve essere un mero esecutore di un compito, ma appassionato mediatore”

Di redazione

Michela Murgia è morta all’età di 51 anni, dopo una lunga battaglia contro un carcinoma renale al quarto stadio. Nonostante il suo doloroso percorso, ha scelto di condividere pubblicamente il suo viaggio, usando i social media come piattaforma e riflettendo sulla “sopravvivenza emotiva” nel suo ultimo libro, “Tre ciotole”.

Oltre alla sua eredità letteraria, Murgia ha spesso sfidato il sistema educativo tradizionale, presentando una visione alternativa sull’insegnamento e l’apprendimento. In un’intervista del 2016 al sito laletteraturaenoi.it, Murgia parla della sua esperienza in Scandinavia: un’occasione che le ha offerto una prospettiva unica sul valore dell’educazione collettiva rispetto all’individualismo competitivo. Mentre in molte culture l’eccellenza individuale viene celebrata, nei paesi scandinavi l’obiettivo principale è garantire che tutti abbiano pari opportunità di successo grazie al sistema, piuttosto che nonostante esso.

Murgia ha anche sottolineato l’importanza del

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