Florida, Shakespeare via dalle scuole. Corto circuito della legge DeSanctis
Shakespeare all’inferno per un’applicazione demenziale di una legge. La censura non è mai una soluzione
Dove può arrivare la censura e il politicamente corretto, in un Paese in cui la guerra tra gruppi di pressione è la prassi? Forse lo si può capire da questa storia premonitrice di come la società stia mutando in peggio. William Shakespeare, il più importante scrittore in lingua inglese e tra i drammaturghi geniali che hanno cambiato la storia della cultura occidentale, viene bandito e censurato nelle scuole della Florida. Perché?
E’ facile capirlo. La nuova legge firmata dal governatore conservatore Ron DeSantis, entrata in vigore l’1 luglio, stabilisce che se un distretto scolastico trovi materiale che contiene “condotte sessuali”, secondo la definizione dello Stato, deve “interrompere l’uso del materiale per qualsiasi livello o fascia di età per cui tale uso è inappropriato o inadatto”. La definizione di “condotta sessuale” dello Stato include rapporti reali o simulati, esibizione o contatto fisico con i genitali o qualsiasi rappresentazione di “tipo sessuale”.
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Le scuole devono abbandonare metodi consolidati per scegliere quali libri acquistare e insegnare e per tanto al fine di evitare contenziosi anche legali con i genitori, che si sentissero offesi, hanno escluso alcuni testi. I distretti così hanno rimosso qualsiasi libro includa la pornografia o una condotta sessuale esplicita entro cinque giorni dalla scoperta e fino alla risoluzione dell’eventuale reclamo.
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