Tra scienza e narrazione

Un gioco narrativo per l’esplorazione e la scoperta di microcosmi matematici e fisici. Quindici racconti tra scienza e narrazione. Luigi Arcari, Un diverso punto di vista. Tra scienza e narrazione, Seconda edizione, 2022 (Prima edizione BookSprint, 2018)

Immaginiamo Ludwig Wittgenstein redivivo. Cosa avrebbe pensato di quest’opera lui, che nelle Lezioni sui fondamenti della matematica, a noi giunte grazie ai dettagliati appunti dei suoi allievi, affrontò in modo conforme al proprio estro l’annoso problema dei rapporti fra numero e parola? Non sembra da escludere che di quest’opera avrebbe apprezzato la sinergia, per non dire la simbiosi, fra serietà e divertimento, ambedue presenti nell’impresa di amalgamare scienza e narrazione intrapresa dall’autore, come avvenuto anche nel suo romanzo Romeo e Giulietta. Il gioco dell’amore, ove però la vicenda è raccontata nella tradizionale terza persona, mentre qui restiamo in ascolto di attori che si esibiscono da protagonisti sulla scena della cultura scientifica e dell’arte letteraria.

Diversi autori moderni e contemporanei si sono cimentati nell’arbitrare la tenzone fra narrazione e matematica, destinate a incontrarsi e coniugarsi, sebbene apparentemente distanti e come inconciliabili. Andando oltre i tanti tentativi altrui, fra i quali spicca la concezione calviniana dei racconti matematici, Luigi Arcari si pone qui come pronubo del connubio, celebrando come un sacerdote serio e divertito ad un tempo le nozze non solo fra letteratura e matematica, ma anche fra letteratura e fisica, sì da ricordare quanto sancito nella celebre espressione aforistica di Galileo Galilei secondo cui “il grandissimo libro” dell’universo “è scritto in lingua matematica”.

Qual è

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DIGITAteLier: un approccio integrato tra ricerca, pratica e policy

Un nuovo progetto che si occupa dei modelli pedagogici innovativi per promuovere il benessere digitale nella prima infanzia e nella scuola primaria.

Cosa intendiamo per benessere digitale?Il benessere nell’educazione digitale dei bambini è inteso come una condizione di soddisfazione fisica, cognitiva, sociale ed emotiva che consente loro di partecipare con entusiasmo e sicurezza agli ambienti di apprendimento digitale.Significa che i bambini si sentono a proprio agio con le esperienze vissute attraverso le tecnologie: si sentono compresi, rispettati, stimolati a imparare, immaginare e creare, e affrontano sfide adeguate al loro sviluppo.

Quando il benessere è presente, l’uso di strumenti e metodi digitali favorisce lo sviluppo del loro potenziale, l’espressione libera e sicura di sé e la capacità di agire responsabilmente online. In questo modo, si promuovono fin dai primi anni l’autonomia e la cittadinanza digitale.

DIGITAteLier si articola in quattro fasi principali:

RicercaAnalisi e mappatura di politiche e buone pratiche sul benessere digitale nella prima infanzia e nella scuola primaria. L’indagine considera l’accesso e l’inclusione digitale, l’alfabetizzazione ai media, la resilienza alla disinformazione e lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale dei bambini.

ModellizzazioneSviluppo di un modello educativo flessibile e adattabile, basato sull’approccio dell’atelier digitale. Il modello integra raccomandazioni europee, buone pratiche esistenti e metodologie innovative sperimentate dai partner.

SperimentazioneTest dei moduli Digital Atelier nelle scuole dei 4 Paesi partner, con il coinvolgimento attivo di insegnanti, educatori e bambini in attività collaborative e creative.

Diffusione e trasferibilitàDiffusione dei risultati e del modello sviluppato tramite formazione, networking e advocacy. Il progetto mira a coinvolgere attivamente scuole, famiglie, istituzioni pubbliche e realtà culturali del territorio, per promuovere un’adozione più ampia e sostenibile dell’atelier digitale.

I partner del progetto

Centro Zaffiria (Coordinatore)

Cineclube de Viseu (Portogallo)Attivo dal 1955, promuove la cultura cinematografica e l’educazione all’immagine con festival, pubblicazioni e percorsi formativi per bambini, giovani e insegnanti.

La Fabulerie (Francia)Sviluppa esperienze educative che combinano narrazione, patrimonio culturale e creatività digitale in un approccio sensibile, giocoso e “low tech”.

Arte Urbana Collectif (Bulgaria)Organizza eventi artistici e culturali per coinvolgere scuole e comunità locali, con particolare attenzione ai contesti periferici e al ruolo dell’arte come leva di cambiamento sociale.

ArtedelContatto (Italia)Promuove dal 2010 l’educazione al linguaggio audiovisivo e ai media nelle scuole, con laboratori pratici e progetti volti a sviluppare pensiero critico, inclusione e partecipazione attiva.

Illustrazioni di Jeanne Anton (La Fabulerie).

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