Un gioco per l’accoglienza e non solo: ecco perché usare il gioco dell’oca nella tua didattica!
Primo giorno di scuola: che si fa?
Quando si pensa al primo giorno di scuola, soprattutto quando si entra per la prima volta in una classe, può essere difficile pensare ad un’attività che permetta di far raccontare i bambini senza annoiarli troppo.
Perché non posso semplicemente metterli in cerchio e farli parlare?
Certo, possiamo fare tutto, ma considerando il grado di esaltazione e la facilità con cui perdono l’attenzione i primi giorni, ideare una attività che li coinvolga e li diverta può salvarvi la vita. SOPRATTUTTO SE è LA PRIMA VOLTA CHE ENTRATE IN UNA CLASSE!
Lo stesso discorso vale per tutte le attività di ripasso: verbi, tabelline, vocaboli… possiamo metterci lì, alla cattedra chiamare i bambini e “interrogarli”. Certo, ma quanto ascoltano? Quanto rimane di ciò che si dice? Abbiamo creato una situazione capace di attivare emozioni positive e quindi apprendimento significativo? Ovviamente no. Ecco perchè i giochi di società sono ottimi alleati!
I giochi di società, soprattutto se creati DAI BAMBINI, ci consentono di generare situazioni di apprendimento significative, motivanti e divertenti per dialogare, ripassare e imparare.
Il re dei giochi di società per la didattica!
Tra tutti, il gioco dell’oca è sicuramente uno dei miei preferiti! Vi spiego perché:
Regole semplici e veloci da spiegare. adattabile a mille usi si può giocare a coppie o a gruppi Si possono inserire domande nelle caselle o con l’ausilio di carte. Si possono creare giochi a tema su tutte le materie! Alcuni esempi
Questo gioco dell’oca dell’accoglienza è stato preparato con Genially (in pieno periodo Covid) e consente di creare una divertente occasione di dialogo, grazie alle domande stimolo proposte in ogni casella.
Questo gioco ANALOGICO l’ho creato per un percorso a
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