Voglio una scuola di leggerezza che sappia di musica e di danza!
Inizia un nuovo anno scolastico, per la prima volta nel segno della normalità post pandemia. Inizia con quella campanella settembrina che è un poco lo scoccare della mezzanotte di Capodanno. Inizia col suo carico di speranza e col peso delle sue preoccupazioni.
Insegno a Napoli, terra che mi scorre nelle vene. Terra insanguinata di martirio… recente e antico. Ancora una volta offesa. Ennesima volta, troppe volte. Eppure ne resto innamorato. Folgorato! La mia città, che è casa di meraviglie.
Sento tutto il peso della responsabilità e della chiamata in questo delicato ed arduo compito che è il campo educativo.
Da anni si grida alla “emergenza educativa” eppure le scelte politiche vertono sempre in direzioni opposte.
Ed allora non voglio de-responsabilizzarmi né dimenticare il mio ruolo e la missione, seppure non sono un missionario.
Lo conosco il mio lavoro e lo vivo fino in fondo questo ruolo.
Ma