Interrogazioni a basso livello di ansia, norme per la corretta conduzione del colloquio
La scuola sta ricominciando, è utile quindi partire subito nel migliore dei modi, già dalle prime interrogazioni.
Le
interrogazioni infatti,
sono fonte di emozioni particolarmente intense per gli studenti, a volte anche di
ansie
eccessive, che possono influenzare negativamente i risultati, specialmente se si tratta di alunni con
disturbi specifici dell’apprendimento,
che spesso presentano livelli di autostima poco elevati, nonché
scarsa fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.
Eppure queste prove rappresentano un
momento prezioso
in cui lo studente e l’insegnante, entrando in relazione diretta, hanno l’occasione di
confrontarsi e arricchirsi vicendevolmente.
Per far sì che questo accada può essere utile rispettare il decalogo fornito da Domenici in “Manuale della valutazione scolastica” per un corretto svolgimento delle prove orali:
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Chiarire in via preliminare l’argomento, gli scopi e gli obiettivi dell’interrogazione; -
Partire da una domanda ampia, che non sia né troppo specifica, né troppo generica da disorientare, per mettere a proprio agio l’allievo e per evitare che l’eventuale scarto tra la
comprensione e la produzione possa inibire la risposta; -
Ascoltare con attenzione e disposizione positiva; -
Evitare di assumere comportamenti autoritari, di netto dissenso e pregiudizio verso ciò che sta riportando l’alunno; in caso di disaccordo, evitare comunque di dare dissenso con
monosillabi o attraverso la comunicazione non verbale; -
Se l’allievo dovesse bloccarsi o dare risposte ambigue, non creare pause troppo lunghe, ma sollecitare precisazioni mediante domande indirette e in forma di prosecuzione del discorso da
lui avviato, nonché offrire agganci concettuali con opportune integrazioni; -
Se l’alunno dovesse compiere delle divagazioni, evitare di bloccarlo, ma dargli del tempo per potersene rendere conto e tornare sull’argomento principale. Se non dovesse farlo in
autonomia, intervenire con discrezione per guidarlo nuovamente alla tematica principale; -
Chiarire senza impazienza gli eventuali punti non compresi in una domanda; -
Evitare di insistere su una questione oltre un certo limite, come quasi a voler evidenziare, in maniera plateale, la scarsa padronanza di un argomento; -
Offrire il tempo necessario allo studente per esprimere le conoscenze possedute; -
Offrire dei feedback riguardo le prestazioni, con suggerimenti, riflessioni e approfondimenti costruttivi.
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