COMINCIAR… LEGGENDO

ARTICOLO SCRITTO DA: BARBARA DRAGONI, FORMATRICE SCUOLA OLTRE

Come sempre capita nei primissimi giorni di scuola, quando è arrivato il momento di fare conoscenza coi ragazzi e le ragazze delle classi prime, noi insegnanti di lettere della scuola secondaria di primo grado (e non solo), ci impegniamo fin da subito a progettare percorsi di accoglienza orientati alla costituzione di un’idea di classe come comunità nella quale poter sperimentare, nell’immediato, le prime forme di conoscenza reciproca e le prime pratiche di ascolto, dialogo e condivisione.

Complice il fatto che nel mio Istituto vengano previsti dei progetti strutturati di accoglienza per le prime classi da svolgersi in modalità ludiforme o tramite iniziative teatrali gestite da personale esperto, ritengo fondamentale che le attività progettate nelle primissime settimane di scuola siano il più possibile finalizzate a un approccio che tenga conto degli obiettivi didattici fondanti e imprescindibili che intendo portare avanti per l’intero corso dell’anno o, per meglio dire, dell’intero triennio.

Ottime tutte quelle attività di conoscenza e di dialogo improntate su una dimensione nel complesso ludica e libera, ma ancora meglio, a mio avviso, tutte quelle attività di dialogo e conoscenza ben programmate e ben inserite all’interno di un percorso dagli obiettivi didattici chiari, precisi e prioritari.

Quali gli obiettivi prioritari per ragazzi e ragazze che si apprestano a frequentare la scuola secondaria?

Sicuramente tra questi rientra l’educazione alla lettura, anche in continuità con una progettazione che gli studenti e le studentesse appena arrivati hanno sicuramente sperimentato negli ordini di scuola precedente, magari a vari livelli.

Un’educazione alla lettura da intendersi non come fare esperienza di singoli episodi di promozione alla lettura, seppur ovviamente lodevoli, ma educazione alla lettura come modus operandi costante finalizzato all’abitudine alla pratica e al piacere di leggere e alla priorità da concedere ai libri all’interno della prassi didattica quotidiana, sia come letture individuali che come letture ad alta voce condivisa.

Questa centralità didattica dell’educazione alla lettura non dovrebbe essere considerata solo all’appannaggio di alcuni insegnanti di lettere particolarmente appassionati di libri, in particolare di quelli catalogati nella cosiddetta “letteratura per ragazzi”: la centralità del ruolo della lettura da riservare alla didattica viene prescritta direttamente nelle Indicazioni nazionali. 

Nei traguardi per lo sviluppo delle competenze linguistiche al termine della scuola secondaria di primo grado si dice espressamente quali sono le competenze che deve raggiungere lo studente e la studentessa alla conclusione del primo ciclo di istruzione (sempre bene ricordare che i traguardi hanno carattere di prescrittività): “Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali per quanto riguarda opera, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con compagni e con insegnanti”

Quindi una centralità della lettura da intendersi non come semplice promozione, ma come vera e propria educazione, grazie alla quale studenti e studentesse possono diventare lettori sempre più competenti ed esperti per se stessi e per la vita. 

Per poter lavorare alla realizzazione di un traguardo così alto e sfidante, occorre, da parte dell’insegnante, un impianto progettuale puntuale e rigoroso da poter impostare solo a seguito di una competenza personale e professionale in ambito letterario e narratologico acquisita grazie a formazione ed esperienze mirate a una didattica incentrata sui libri e sulla letteratura per ragazzi di qualità. 

Come programmare in classe le primissime attività per far sì che possano subito rientrare in questo ambizioso progetto di educare gli studenti e le studentesse all’abitudine e al piacere della lettura come pratica costante? 

L’affascinante mondo dei libri e dell’immaginario che vi ruota attorno è pronto per venire in nostro aiuto. 

Escluderei in partenza la compilazione di modulistica o questionari tematici, riservandole spazio in un secondo momento – se lo si vuole – e mi concentrerei su un approccio ludico al libro, anche con l’ausilio di apparati iconografici, seguito dalla lettura di testi illustrati capaci di stimolare riflessioni profonde sul mondo della lettura in modo naturale, coinvolgente e privo di intenti didascalici.

Provo a fare qualche esempio concreto.

In rete si trovano molte immagini che possono fungere da stimolo a una prima riflessione condivisa sul ruolo del lettore e dell’oggetto libro da osservare in dimensione multiprospettica.

Immagini sulla posizione di lettura preferita, ad esempio, a cui possiamo abbinare anche la lettura dell’incipit di Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino, così da stabilire subito un contatto con uno scrittore dallo stile e dalla qualità altissimi (autore del quale quest’anno si celebrerà il centenario dalla nascita e di cui in classe si tornerà più volte a parlare).

Ma anche immagini stimolo sull’oggetto libro e sulle varie funzioni, più o meno serie, che esso potrebbe arrivare a ricoprire all’interno della quotidianità: sul web se ne trovano di bellissime, ad esempio quelle dell’“artista-ortodontista” statunitense – come lui stesso ama definirsi – Grant Snider. 

Alle illustrazioni di Snider, e per continuare a fornire un’ottica divergente dell’oggetto libro, possono essere affiancati numerosi albi illustrati che affrontano in modo divertente le interazioni tra libro e lettore.

Ne segnalo solo alcuni, facendo presente che quasi tutti potrebbero esser letti anche nelle classi della scuola primaria oppure destinati a progetti strutturati di continuità tra vari ordini di scuole:

  • SILVIA BORANDO, Questo libro fa di tutto, Minibombo
  • HELME HEINE, Forte più di un orso, Lupoguido
  • KERI SMITH, Questo non è un libro, Le Mezzelane
  • KERI SMITH, Distruggi questo libro illustrato, Corraini
  • JEANNE JULLIEN, This is not a book, Phaidon
  • DANIEL FEHR-MAURIZIO A. QUARELLO, Come si legge un libro?, Orecchio Acerbo
  • DANIEL FEHR-MAURIZIO A. QUARELLO, Come si esce da questo libro e soprattutto quando?, Orecchio Acerbo
  • LANE SMITH, È un libro, Rizzoli

Niente di meglio che continuare a leggere albi illustrati per familiarizzare coi libri e per addentrarsi gradualmente in una pratica didattica quotidiana incentrata sull’educazione alla lettura, sulla lettura come laboratorio, sul piacere di leggere per conoscere storie di qualità e, nel contempo, comprendere meglio se stessi e il mondo.

Segnalo ancora alcuni titoli, sempre da poter leggere anche alla primaria o da inserire in progetti scolastici di continuità verticale:

  • SERGIO RUZZIER, Stupido libro!, Topipittori
  • JESSE KLAUSMEIER-SUZY LEE, Apri questo piccolo libro, Corraini
  • JULIEN BAER-SIMON BAILLY, Il libro nel libro nel libro, Il Castoro
  • WILLIAM JOYCE-JOE BLUHM, I Fantastici Libri Volanti di Mr Morris Lessmore, Rizzoli
  • AGNES DE LESTRADE-VALERIA DOCAMPO, La grande fabbrica delle parole, Terre di Mezzo
  • ROCIO BONILLA, La montagna di libri più alta del mondo, Valentina Edizioni
  • CLAUDIO GOBBETTI-DIANA NIKOLOVA, Il giardiniere dei sogni, Sassi Junior

Insomma, se è vero il detto che “chi ben comincia è già a metà dell’opera” sono sempre più convinta che ci conviene proprio cominciar… leggendo.

Continua la lettura su: https://www.scuolaoltre.it/cominciar-leggendo Autore del post: ScuolaOltre Didattica Fonte: https://scuolaoltre.it

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