Carcere per i genitori che non mandano i figli a scuola. Rusconi dice sì: “L’arresto ha un ruolo deterrente, ma bisogna integrarlo con provvedimenti formativi”

Di redazione

Il problema dell’istruzione nelle aree degradate in Italia ha attirato una crescente attenzione. Mario Rusconi, presidente ANP Roma, esprime la sua opinione sul DL Caivano, una misura governativa finalizzata a migliorare la situazione, in un’intervista a Il Giornale.

Rusconi apprezza le intenzioni del governo: “Intervenire sui genitori che non iscrivono i figli a scuola è essenziale. L’arresto ha un ruolo deterrente, ma bisogna integrarlo con provvedimenti formativi”. Evidenzia anche la necessità di più insegnanti di sostegno, soprattutto nelle zone degradate, non solo per studenti disabili, ma anche per chi affronta difficoltà di apprendimento. Non da meno, la presenza di figure come lo psicologo e il medico scolastico è fondamentale, così come l’investimento nelle biblioteche e nella cultura per “togliere i ragazzi dalla strada”.

Ma come è insegnare in luoghi come Scampia o Caivano?

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