Il folle algoritmo e le nomine di supplenze da GPS
Lo scorso maggio ci siamo recati all’Ufficio Scolastico Provinciale (USP) di Bologna per presentare le nostre critiche all’attuale sistema di attribuzione delle supplenze dalle Graduatorie Provinciali di Supplenza (GPS). Il sistema introdotto nel 2020 perché l’attribuzione delle cattedre agli aspiranti insegnanti, che prima era fatta in presenza, fosse svolta “a distanza” a causa della pandemia. Il sistema basato sul famoso algoritmo, che il Ministero dell’Istruzione ha fatto sviluppare appositamente. Il sistema che ogni anno decide la sorte di 200 mila precari: un quarto di tutto l’organico della scuola italiana.
Oggi osserviamo gli effetti delle storture e delle rigidità che le nostre critiche avevano sottolineato. Persone che lavorano a scuola da molti anni vengono di fatto “licenziate” da un algoritmo opaco e esternalizzato, studenti che rimangono senza lə loro prof in barba alla continuità didattica, precariə che pur avendone diritto, non ottengono la cattedra più vicina e sono