Stipendi docenti, scuole in tilt nel Regno Unito a causa di scioperi: i salari sono comunque più elevati rispetto all’Italia
Plessi chiusi, docenti in sciopero, organico al limite. Questa l’istantanea offerta dalla BBC e da numerosi quotidiani che lanciano l’allarme circa ondate di sciopero senza precedenti: personale allo stremo, stipendi bassi ed insufficienti data l’iperinflazione – la quale oltre a compromettere e contrarre il potere d’acquisto rischia di avere impatto diretto sulla mobilità del personale dunque limitando l’organizzazione delle attività didattiche – e welfare non garantito come stabilito dagli accordi. I docenti ed il personale puntano il dito contro un esecutivo che pare sordo, disinteressato ed impermeabile a cambiamenti di qualsivoglia natura; la crisi inoltre degli edifici, determinata dalla discussa presenza di calcestruzzo lavorato precompresso e forato, ha acuito enormemente il dibattito in corso ed aperto spiragli di crisi ancora più ampi.
Le scuole chiudono per mancanza di organico, in sciopero o non reclutabile nelle vicinanze (si pensi alle aree rurali) o per certificazioni circa la