ARTICOLO SCRITTO DA: ROSA CIPRIANO, FORMATRICE SCUOLA OLTREGiocare con il corpo ispirati dalla naturaI bambini e le bambine di oggi hanno sempre meno l’occasione di giocare all’aperto trascorrendo gran parte del tempo in ambienti chiusi. Spesso sono fermi davanti alla televisione o a contatto prolungato con i dispositivi elettronici e digitali, costretti, in questo periodo, anche al rispetto di regole stringenti che impongono distanziamento e attenzione verso oggetti e persone con i quali si entra in contatto.I loro corpi sono spesso rigidi, chiusi, imbrigliati in ritmi frenetici, bloccati in spazi ristretti, pervasi di paure e angosce.Scarso equilibrio, difficoltà di coordinazione, assenza di forza e posture scorrette sono alcune delle conseguenze di questa situazione di scarso coinvolgimento in attività di movimento spontaneo, creativo ed espressivo.Se infatti sono numerose le discipline sportive che i bambini e le bambine hanno l’occasione di praticare, d’altro canto sempre meno spazio è riservato alla spontaneità del gesto e alla possibilità di esplorare in modo consapevole le potenzialità del proprio corpo in movimento, prevalendo, invece, l’acquisizione di schemi motori rigidi e stereotipati.Occorre quindi recuperare un approccio pedagogico al movimento riscoprendo l’importanza dell’espressione corporea come linguaggio da esplorare e da apprendere; tenendo in considerazione le dimensioni simboliche, emotive, affettive del corpo; incentivando l’intelligenza corporeo cinestesica intesa come la capacità di utilizzare il corpo in modi diversi, per fini espressivi oltre che concreti, attraverso le capacità di osservare, imitare, ricreare.In che modo allora possiamo aiutarli a giocare con il corpo recuperando una dimensione autentica che privilegia un’esplorazione libera, globale, aperta e soggettiva?La natura con i suoi suoni, colori, ritmi, movimenti, può diventare musa ispiratrice di nuove esperienze che attivano e risvegliano il corpo e la mente, creano nuove possibilità di conoscenza di sé stessi, aiutano ad acquisire consapevolezza con uno sguardo curioso, attento e aperto alla meraviglia.Ecco allora alcuni suggerimenti di attività da proporre ai bambini e da realizzare anche in classe, per riuscire a catturare quell’armonia che la natura ci regala, saperla cogliere e portarla sul proprio corpo per amplificarla e crearne nuove occasioni di scoperta. Il cielo Portiamo gli occhi al cielo e osserviamo: ci sono elementi in movimento? Che forma hanno? Che dimensioni? Quali le impressioni che suscitano? Che tipo di movimenti fanno?Iniziamo con domande maieutiche che stimolano osservazione e curiosità e poi invitiamo i bambini a soffermare l’attenzione su una nuvola, una singola nuvola, da seguire con lo sguardo attenti a catturare le sue mutevoli forme, l’intensità dei suoi movimenti, le traiettorie e le direzioni verso le quali si dirigerà.Passiamo quindi al corpo chiedendo ai bambini di raccontare con i movimenti il viaggio osservato, riproducendo con gesti, movenze, spostamenti le suggestioni recepite lasciandosi condurre dalle personali intuizioni e sensazioni.Daremo allora spazio a corse, balzi, sbuffi per interpretare le spinte del vento; equilibri in asse e fuori asse, per riprodurre le forme cangianti della massa bianca che fluttua nel cielo; pause e ricadute; posizioni di massima raccolta poi di graduale apertura e viceversa…Incentivando un’esplorazione globale, personale e originale consentiremo ai piccoli di ampliare la gamma degli schemi di movimento e di vivere a pieno la propria corporeità.La fase conclusiva dell’esperienza sarà dedicata alla verbalizzazione per consentire di condividere sensazioni, impressioni, emozioni.Come fioriLa nascita di un fiore, osservata con attenzione e curiosità, consente di realizzare una piccola sequenza in movimento che aiuta i bambini a sperimentare il corpo in diverse e contrapposte posizioni e movenze.Inizieremo con la posizione rannicchiata, raccolta e a diretto contatto con il pavimento per immedesimarci nel seme; passeremo a distenderci al pavimento allungando braccia e gambe che percepiremo come radici che si ancorano al suolo; continueremo l’esperienza portando la nostra colonna allungata verso l’alto così da assomigliare allo stelo che regge e sorregge il fiore; infine il busto e le braccia danzeranno aprendosi alla luce, si lasceranno cullare dal fluire del vento, si scuoteranno e inclineranno all’incalzare di una tempesta, ma avranno radici salde e forti capaci di reggere e sorreggere l’intera “struttura”.Per altri spunti, idee e suggerimenti di attività di movimento ispirate alla natura e adatte ai bambini, ti aspetto al webinar ” Movimento, ritmi e suoni dalla natura”.