Educazione civica: la corruzione della nostra democrazia è un lascito del fascismo, è bene che gli alunni lo sappiano

Un’immagine della marcia su Roma del 1922, al centro Benito Mussolini

Non è raro sentirsi dire da qualche studente che le democrazie sono corrotte, mentre durante il ventennio fascista la corruzione non esisteva. Può risultare utile, pertanto, fornire alla classe dati che ribaltino la leggenda metropolitana, impartendo qualche lezione di educazione civica e di storia sull’argomento.

Fascismo incorruttibile?

Quello dell’incorruttibilità del governo fascista è un pregiudizio duro a morire, soprattutto con l’affievolirsi della memoria collettiva, a causa della lontananza nel tempo del regime e per la scomparsa ormai quasi totale della generazione che ne fu oppressa. Tuttavia la storiografia ha già da tempo smentito questo preconcetto, dimostrando che fin dalle origini i fascisti furono tutt’altro che candide mammolette incorruttibili e probe.

Giacomo Matteotti fu trucidato il 10 giugno 1924 anche perché stava per denunciare la vergognosa corruttela dei gerarchi e del duce stesso. Avrebbe dovuto farlo in Parlamento

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