La Lega saprà ascoltare il Ministro Calderoli sulla regionalizzazione dell’Istruzione pubblica?

La Lega saprà ascoltare il Ministro Calderoli sulla regionalizzazione dell’Istruzione
pubblica?

“Avrei voluto essere nella testa di colui che pensò che le norme Generali sull’istruzione
avrebbero potuto essere trasferite in maniera esclusiva ad una Regione…è una follia pensare
una cosa del genere…sarà il grano salis dei governi e dei parlamenti che certe materie non si
debbano toccare o espungere esclusivamente quelle parti che possono essere singolarmente
meglio gestite a livello territoriale rispetto al centro, ma la materia nel suo complesso non
dovrebbe essere oggetto di devoluzione esclusiva così come invece previsto”.

Non sono queste le parole di un compagno del PSI, che da anni si batte contro la regionalizzazione
dell’Istruzione, ma quelle del Ministro Calderoli audito il 17 ottobre scorso dalla
Commissione Affari Costituzionali.

Se a pensarla così è lo stesso Ministro Calderoli, incaricato dalla Lega di seguire la questione
legata all’autonomia differenziata, noi socialisti ci chiediamo cosa si stia aspettando per
eliminare l’Istruzione pubblica dall’elenco delle materie in discussione. Anche il Ministro ha
ben chiaro quanto improbabile sia immaginare la devoluzione dell’Istruzione pubblica alle
Regioni.

Noi socialisti attendiamo quindi che il Ministro si muova in maniera conseguente a quanto
sostenuto in Commissione Affari Costituzionali e continuiamo la nostra battaglia affinché la
regionalizzazione della scuola pubblica non si realizzi.

Enzo Maraio                                                                                           Luca Fantò
Segretario nazionale PSI                                                           Referente nazionale PSI scuola

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