L’assurdo caso del libro di Vannacci che si vorrebbe vietare a scuola. Che dirà  Valditara?

Succede che in un liceo di Brindisi, nell’ora di educazione civica, si è scelto di leggere e discutere il libro di Vannacci “Il mondo al contrario, caso editoriale degli ultimi mesi. E  scoppia il finimondo. Tanto che il fatto finisce oggetto di un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione e del Merito.

È indubbio che il libro sia molto controverso. C’è chi lo giudica “razzista e omofobo”, chi lo considera banale, chi lo apprezza come espressione del pensiero “conservatore” in opposizione al pensiero unico dominante e all’ideologia woke. Ma perché mai una classe di studenti non dovrebbe leggere, discutere e farsi un’opinione diretta e motivata su un argomento di attualità? Formare una “coscienza critica” non è forse compito fondamentale della scuola?

Infatti la scuola si è difesa benissimo in tutte le sue componenti.

Ineccepibile quello che ha detto la dirigente: “Siamo in una scuola che affronta molti temi e

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