“I concorsi si vincono per merito: non vogliamo né quote blu, né quote rosa. Aumentate gli stipendi”. Ecco cosa pensa il mondo della scuola sulla riserva dei posti per il riequilibrio di genere
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Il numero di Dirigenti scolastici donne supera in tutte le Regioni italiane la soglia del 30% di differenziale, tanto che il Ministero (almeno nella bozza di bando) ha previsto, a parità di punteggio, una precedenza per il genere maschile. Non è una “invenzione” dell’attuale Governo, bensì una norma ben precisa a contenere l’indicazione prescrittiva: il d.P.R. n. 82 del 16 giugno 2023, che introduce una specifica previsione per garantire l’”equilibrio di genere” nelle Pubbliche Amministrazioni.
Per l’ambito scolastico, data la predominanza femminile, l’equilibrio va a vantaggio del genere maschile invece che femminile e con molta probabilità non varrà soltanto per il concorso a Dirigente, ma anche per quello docente (se non altro in molte classi di concorso). A meno di un intervento normativo che modifichi la prescrizione. Basti pensare che in
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