L’insegnante non può diventare un “genitore surrogato”
Cari genitori,
volete il bene dei vostri figli: lasciateli volare e prendere da soli le decisioni che vogliono. Sembra che siamo immersi in una società di ragazzi che non possiedono nemmeno le competenze per compiere le azioni più elementari della vita quotidiana come lavarsi accuratamente le mani, allacciarsi le scarpe, appendere bene gli abiti sugli appositi appendini, fare ricreazione stando seduti sui banchi,
A tutto ciò dovrebbe pensarci la famiglia perché è lì che il ragazzo trascorre la maggior parte del tempo, mentre a scuola passa solo una parte della sua giornata e il docente deve pensare a svolgere la sua lezione, a spiegare, a interrogare, a valutare.
Invece, il più delle volte l’insegnante deve ricoprire il ruolo del “genitore surrogato”, di colui che, anziché, dedicarsi alla formazione e all’apprendimento dei ragazzi deve aiutarli compiere le azioni più elementari del vivere quotidiano.
Ci sono sempre più alunni