Didattica inclusiva: cosa vuol dire includere ogni “differenza” e non solo ogni “diversità”?
La scuola ha un compito veramente importante: fornire ad ogni studente gli strumenti che possono consentirgli di raggiungere con successo obiettivi didattici. Come applicare in classe una didattica davvero inclusiva? Ecco alcuni consigli per docenti. VAI AL CORSO
La didattica inclusiva
La didattica inclusiva è una didattica speciale orientata prima di tutto alla diversità, ai soggetti diversamente abili, alle situazioni di disadattamento, svantaggio, atipicità, ma non si esaurisce in questo, estendendosi a tutti. L’inclusività, infatti, comporta che qualunque “differenza”, non la sola “diversità”, venga riconosciuta da questa attenzione didattica.
In altre parole “diverso” e “differente” a livello pedagogico-didattico sono due concetti quasi antitetici.
Diverso è colui il quale viene percepito con bisogni speciali nel confronto con altri; differente è chiunque rispetto a chiunque altro. La didattica inclusiva è cioè una didattica che tiene conto delle individualità, delle potenzialità, delle peculiarità di ognuno.
Sul manuale di Didattica Generale di Mario Gennari