ANCoDiS: legge di bilancio 2024, è il momento di prevedere nel prossimo CCNL il middle management scolastico

ANCoDiS: legge di bilancio 2024, è il momento di prevedere nel prossimo CCNL il middle management scolastico    

E’ iniziato il confronto politico-sindacale sulla Legge di Bilancio e un’attenzione particolare non può non essere riservata alla scuola se vogliamo farla diventare veramente uno dei motori trainanti del sistema paese.

Allora non possiamo non evidenziare le tre criticità cui occorre dare risposta: il dimensionamento scolastico che certamente aumenterà la complessità di moltissime scuole autonome, le scuole in reggenza affidate giuridicamente ad un dirigente scolastico ma di fatto guidate quotidianamente dal “vicario” e dalle figure di sistema senza alcun riconoscimento contrattuale formale, la precarizzazione della governance scolastica oggi informalmente strutturata in ciascuna autonoma istituzione.

Ancodis – afferma il Presidente Rosolino Cicero – chiede alle forze politiche e alle organizzazioni sindacali di non eludere più questi temi che sono essenziali alla tutela del diritto allo studio e per il buon funzionamento di una scuola”.

Dobbiamo convenire – continua Cicero – sulla necessità che ciò che oggi accade sul campo della scuola – ben noto alle comunità scolastiche! – deve essere formalizzato nella legge di bilancio che dovrà prevedere le risorse da mettere a disposizione del rinnovo del prossimo CCNL e finalizzate alla retribuzione del lavoro di oltre 100000 docenti. Il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa deve essere integrato da un fondo dedicato al funzionamento organizzativo e didattico secondo un piano triennale dell’organizzazione e della gestione che il dirigente scolastico deve programmare nella sua scuola”.

Al Ministro Valditara – conclude Rosolino Cicero – chiediamo che in forza delle vigenti norme giuridiche proceda senza indugio a dare un segnale di cambiamento con la stabilizzazione della governance scolastica prevedendo nel prossimo Atto di indirizzo l’area delle figure di sistema. Non si tratta di soddisfare pretese di una componente di docenti ma di dimostrare lungimiranza politica che completerà il quadro delle riforme che necessita il sistema scolastico. Il Ministro può immaginare cosa succederebbe alle scuole se questi docenti facessero un passo indietro? Lo chieda ai dirigenti scolastici e ai sindacati”.

Ancodis

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Esonero del “collaboratore vicario” nelle scuole in reggenza, la proposta di legge. INTERVISTA a Rosolino Cicero

Di Antonio Fundarò

Il comma 83 bis dell’art. 1 della legge 107/2015, introdotto dal comma 2 dell’articolo 45 del decreto-legge, n. 36/22, prevede nelle istituzioni scolastiche affidate in reggenza la possibilità di esonero dall’insegnamento di un collaboratore individuato dal dirigente scolastico (o di semi-esonero per due collaboratori) impegnato nelle attività aggiuntive per il funzionamento organizzativo e amministrativo della scuola.

Lo stesso comma 83 bis stabilisce, inoltre, che un apposito decreto del Ministro dell’istruzione definisca parametri, criteri e modalità per l’individuazione delle istituzioni scolastiche affidate in reggenza, con priorità per quelle con un maggior numero di classi e nei limiti di spesa di 5 milioni di euro per l’anno 2022 e di 12,5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023. Ma questa, importante, novità riguarda un terzo delle scuole in reggenza che sono 1091. ANCoDIS chiede altro e la sensibilità del ministro certamente darà risposte per fornire alle scuole strumenti per meglio intervenire sul versante dell’efficienza organizzativa. L’onorevole Valditara che, in questi mesi, sta mettendo mano a una serie infinita di temi sensibili certamente rivaluterà la questione fornendo risposte ai numerosissimi primi collaboratori dei dirigenti scolastici. Ne parliamo con il Presidente di ANCoDIS, l’Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici, professore Rosolino Cicero.
Professore, in cosa consiste la proposta di legge relativa all’esonero del collaboratore vicario nelle scuole in reggenza? Si tratta di una positiva attenzione alla complessità della scuola autonoma, a suo avviso?
«Oggi, apprendiamo con sincero favore che l’On.le Giovanna Miele componente della Commissione Cultura della Camera ha presentato, quale prima firmataria, la proposta di legge relativa all’esonero del collaboratore vicario nelle scuole in reggenza. Si tratta di una positiva attenzione alla complessità della scuola autonoma, di una iniziativa parlamentare che riconosce la necessità di prevedere ex lege per le scuole in reggenza un collaboratore vicario distaccato dall’attività di insegnamento».
Ancodis come valuta la proposta? È davvero opportuna e necessaria per il buon funzionamento organizzativo delle scuole italiane?
«Ancodis ritiene che la proposta sia opportuna e necessaria per il buon funzionamento organizzativo e nello stesso tempo ponga l’attenzione alla tutela il diritto allo studio degli alunni con l’incarico ad un docente impegnato solo nell’attività didattica. Si tratta di un primo passo che risponde ad una delle proposte di Ancodis e che, però, occorre estendere a tutte le scuole autonome che – oggi più che mai – non possono essere guidate in solitudine da un “numero primo”. Seguiamo con attenzione l’iter della proposta di legge in Commissione Cultura e auspichiamo che tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione comprendano l’importanza di questa introduzione giuridica nel sistema scolastico italiano sostenendo la proposta di legge nell’esclusivo interesse dell’efficiente funzionamento organizzativo e della qualità dell’azione didattica».
L’ANCoDiS sostiene, da tempo, il riconoscimento giuridico e contrattuale dei Collaboratori dei DS e delle figure di sistema che lavorano nelle autonome Istituzioni scolastiche. Perché?
«L’ANCoDiS sostiene il riconoscimento giuridico e contrattuale dei Collaboratori dei DS e delle figure di sistema che lavorano nelle autonome Istituzioni scolastiche. Tra questi, naturalmente, in ordine di opriorità organizzativa: i collaboratori del ds individuati ai sensi del comma 5 art. 25 del D. Lgs 165/2001, i responsabili di plesso che consentono alle sedi distaccate di funzionare, le funzioni strumentali individuate ai sensi dell’art.33 del CCNL scuola 2006/2009, i Coordinatori didattici, i coordinatori di dipartimento, gli animatori digitali, i docenti tutor per i neoimmessi, i tutor per l’orientamento ai sensi del Decreto MIM 63 del 5/4/2023, i docenti orientatori ai sensi del Decreto MIM 63 del 5/4/2023, i referenti di sistema (Inclusione, PON, ERASMUS, PCTO, Privacy, Intercultura, Bullismo e cyberbullismo, INVALSI, Istruzione parentale, Istruzione ospedaliera, Istruzione carceraria, mobility manager). Partire dai primi collaboratori dei dirigenti scolastici è di vitale importanza».

Pubblicato in Politica scolastica

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