Silenzio, preghiere e aeroporti fermi: in Corea del Sud è il giorno dei test d’ammissione all’università
Ogni anno, in Corea del Sud, c’è un giorno in cui il Paese si ferma: i negozi e gli uffici pubblici posticipano l’orario di apertura, il traffico aereo è temporaneamente sospeso, è fatto divieto assoluto di suonare il clacson per strada, i monaci organizzano nei templi sessioni straordinarie di preghiera. Quest’anno, la Corea del Sud si è bloccata il 16 novembre, data in cui circa 600 mila giovani appena diplomati hanno raggiunto le 1183 sedi d’esame sparse nel Paese per sostenere l’esame della vita, il “famigerato” CSAT, (College Scholastic Ability Test), l’esame di ammissione alle università più prestigiose. E se qualcuno fosse stato in ritardo, nessun problema! Ci ha pensato una pattuglia della polizia a scortarlo, in modo da non fargli perdere gli esami.
Tutto questo vi sembra esagerato? Una bizzarria coreana, la stravaganza di un Paese dalla cultura molto diversa rispetta alla nostra?
Sì e no,