Docenti sballottati tra direttive, burocrazia, rigidi programmi per alunni ansiosi. Polito: perché la Storia si rifà 3 volte e non si parla di felicità?

A scuola si ripetono i programmi più volte su più cicli, mentre i temi più vicini ai giovani, come la felicità e i sentimenti, non si toccano mai: per Antonio Polito, giornalista ed editorialista del Corriere della Sera, anche questo contribuisce a far salire l’ansia tra i ragazzi, assieme a metodi e sistemi di valutazione adottati ormai “inconciliabili con le generazioni digitali”. Intervistato dalla Tecnica della Scuola, a margine della presentazione a Roma del libro di Gianna Fregonara e Orsola Riva Non sparate sulla scuola’, Polito ha ricordato che il calo delle nascite porterà sempre meno risorse alle scuole, proprio adesso che hanno problemi sofisticati da affrontare. Secondo Polito, in conclusione, negli istituti scolastici servirebbero più autonomia e libertà di insegnamento.

Che scuola abbiamo oggi?

Intanto abbiamo una scuola con meno studenti e sempre meno saranno a causa della carestia delle culle e della crisi demografica: questo è un problema

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