Assegnazione delle supplenze con l’algoritmo, una pezza peggiore del buco

Chi scrive ha più volte denunciato le ingiustizie prodotte dal sistema dell’algoritmo per le assegnazioni delle supplenze.

Il quadro esaustivo delle disponibilità

Tra gli aspetti più controversi è l’assegnazione delle supplenze senza un quadro esaustivo delle disponibilità, col risultato che spesso i docenti più meritevoli vengono “saltati” (e lasciati “a spasso”), mentre le cattedre più appetibili vengono successivamente assegnate a docenti collocati in posizione deteriore.

Perché l’algoritmo?

Oltre alle profonde ingiustizie che si producono, ciò che non convince è l’idoneità di questo strumento a raggiungere il fine per cui è stato previsto, vale a dire assicurare l’avvio dell’anno scolastico con tutti gli insegnanti in cattedra.

Il robot delle supplenze

L’assegnazione “automatica” delle supplenze (senza l’indispensabile supervisione dell’essere umano) in alcuni casi fa ricadere la scelta su un docente già di ruolo (ma non cancellato dalle graduatorie) o su un docente che preferisce rinunciare perché la cattedra non

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