E’ passata ormai una settimana da quando Luisa ci ha lasciato, avevo promesso di darne io l’annuncio qui su ADi, ma non ne sono stata capace. Oggi però sento che non posso non ricordarla anche pubblicamente, perchè Luisa ha avuto un rapporto speciale con ADi.
L’avevamo conosciuta all’inizio della nostra “storia” attraverso Norberto Bottani e il rapporto è continuato nei convegni, negli incontri, nella corrispondenza. Di lei mi colpì subito la sua immensa preparazione e la sua simpaticissima ironia.
Studiosa di sociologia dell’educazione, è sempre intervenuta in modo originale e acuto su tutte le questioni più significative dell’istruzione, con osservazioni mai banali rispetto ai vari tentativi di innovazione o riforma, spesso stroncandoli in modo pungente, ma ogni volta fornendo ipotesi alternative.
Nel lungo periodo in cui ADi è stata impegnata nella ricerca di modalità per realizzare un’autentica ed efficace autonomia scolastica, sfociata nel progetto di legge degli ISAS (Istituti Scolastici ad Autonomia Speciale), Luisa contribuì con un’accurata illustrazione delle charter schools americane, mentre io affrontavo contestualmente le Academies inglesi, che alle charter si erano ispirate. Lo facemmo insieme in un bel seminario estivo a Monte Mario nel lontano 2010.
Ecco, come era in quei giorni di vacanza e di studio, mi piace ricordarla, quando ci allietava con la sua incredibile simpatia e capacità comunicativa.
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