Il frattalista Mandelbrot allo IAS di Oppenheimer
La conferenza organizzata per gli storici e le signore tenuta da Benoît Mandelbrot allo IAS e che suscitò gli interventi di Oppenheimer e di von Neumann.
Mandelbrot, il “vagabondo della scienza” autore della teoria dei frattali, giunse all’Institute for Advanced Study nel 1953, proveniente dal M.I.T. dove aveva lavorato con Norbert Wiener alla sua tesi di dottorato Giochi di comunicazione. Il titolo della tesi tradiva la sua ammirazione per Norbert Wiener che aveva coniato il termine “cibernetica” e scritto La Cibernetica. Controllo e comunicazione nell’animale e nella macchina, ed anche per John Von Neumann che insieme a Oskar Morgenstern era l’autore di Teoria dei giochi e comportamento economico. Wiener e von Neumann erano i suoi due modelli viventi di un nuovo modo di fare matematica. Era stato il secondo a invitarlo a proseguire gli studi allo IAS per l’anno accademico 1953/54.
Un giorno, rientrando a Princeton da New York, gli capitò di fare un viaggio in treno in compagnia del direttore dell’Istituto. In compagnia cioè di J. Robert Oppenheimer che, riconosciutolo, gli si era seduto accanto. Mandelbrot racconta quell’incontro nella sua autobiografia La formula della bellezza (2012). Racconta che Oppenheimer, dopo aver consultato i giornali, si rivolse a lui chiedendogli del suo lavoro e della sua tesi, e che, ascoltata la descrizione, non nascose l’entusiasmo per la legge Zipf-Mandelbrot di frequenza delle parole e in particolare per il concetto di “temperatura del discorso” che portava alla interessante considerazione della “temperatura negativa“. Alla fine disse: «Tutti cercano di applicare la termodinamica ai