La scuola non è un reality e i voti non sono un elogio o un’umiliazione: la riflessione del Prof. Salvo Amato
In un mondo sempre più dominato da talent show e reality, il Prof. Salvo Amato ci invita a riflettere sul ruolo della scuola e sulla natura dei voti con un post su Facebook.
Il reality show della vita
Recentemente, il Prof. Amato ha letto un articolo che discuteva la durezza con cui alcuni giudici di talent e reality criticavano le performance dei partecipanti. Questi giudizi, spesso umilianti, diventano lo spettacolo principale, oscurando il talento stesso. Questo fenomeno ha portato il Prof. Amato a riflettere sul suo impatto sui giovani e sulle similitudini con il sistema scolastico.
La paura del giudizio
Molti studenti temono di essere “interrogati”, spesso per paura di un giudizio negativo davanti ai loro compagni. Questa paura può essere così forte da spingere alcuni insegnanti a eliminare i voti, considerati umilianti e deprimenti. Tuttavia, il Prof. Amato sostiene che l’ostacolo – in questo caso, la paura del voto – non dovrebbe essere eliminato, ma superato.
Il voto: misura o umiliazione?
Il voto è diventato una “umiliazione” solo quando produce effetti negativi sullo studente. Un buon voto, al contrario, non è affatto umiliante. Ma il buon voto non esisterebbe se non ci fosse il brutto voto. Il Prof. Amato critica l’idea di non dare voti inferiori al 5, considerandola una sciocchezza.
Il ruolo dell’insegnante
Il lavoro dell’insegnante non si limita a formare studenti e a valutarli, ma anche a formare cittadini e soprattutto uomini e donne capaci di affrontare gli ostacoli. Il voto, secondo il Prof. Amato, è solo una misurazione per studente e docente valida in quel preciso istante. Non misura la persona, sia essa docente o studente.
La fiducia: chiave del processo di insegnamento
Di fronte a un brutto voto, occorre trasmettere fiducia. La fiducia reciproca è la chiave di tutto il processo di insegnamento. Il docente deve dare un voto, ma trasmettere allo studente fiducia nella sua capacità di recupero. Lo studente, a sua volta, deve avere fiducia nel docente.
La scuola non è un reality
La vita è fatta di ostacoli sempre più difficili e, come ci insegna lo sport sano, solo superando un ostacolo potremo affrontarne uno più difficile e arduo. La scuola non è un reality o un talent, ma un luogo di crescita. Solo superando un ostacolo si cresce. Altrimenti, si alimentano paure e ansie che rischiano di propagarsi ben oltre le quattro mura di un’aula scolastica.
Le riflessioni del Prof. Salvo Amato ci ricordano l’importanza di superare gli ostacoli, piuttosto che evitarli. Ci ricordano che la scuola non è un reality show, ma un luogo di crescita. E ci ricordano che i voti non sono un elogio o una umiliazione, ma semplici misurazioni di un momento preciso nel percorso di apprendimento di uno studente.
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