Concorso Religione Cattolica, presentata la bozza del regolamento: le criticità secondo Cisl Scuola

Come avevamo anticipato si è tenuto in data odierna l’incontro tra organizzazioni sindacali e Ministero, in occasione del quale è stata presentata la bozza del decreto ministeriale del concorso straordinario rivolto all’insegnamento di Religione Cattolica. Confermata l’intenzione di viale Trastevere di voler pubblicare il bando entro i primi mesi del 2024. Saranno previste 6.442 assunzioni, così come aveva annunciato pochi giorni fa Orazio Rustica, segretario nazionale FGU/Snadir. Ricordiamo che sono trascorsi quasi 20 anni dall’ultima procedura concorsuale bandita (tenutasi nel 2004). Vediamo dunque nel dettaglio cosa è trapelato dall’incontro di oggi e quali criticità sarebbero emerse secondo il sindacato Cisl Scuola.

La soddisfazione del sindacato Cisl Scuola

Nel resoconto pubblicato da Cisl Scuola a seguito dell’informativa tenutasi al MIM è emersa una generale soddisfazione in merito al concorso straordinario di Religione Cattolica che vedrà la luce probabilmente verso febbraio 2024. La sigla sindacale ha espresso in particolare soddisfazione per la scelta operata del Ministero di svolgere il concorso attraverso una prova orale, a carattere didattico metodologico, che non prevede un punteggio minimo di superamento. La prova darà luogo quindi ad una votazione che, sommata ai titoli culturali e professionali, determinerà la posizione finale di inclusione nella graduatoria di merito da utilizzare, a scorrimento, fino a totale esaurimento. Bandire finalmente questo concorso consentirà di porre rimedio a una situazione caratterizzata da tantissimi rapporti di lavoro precario che, in molti casi, si trascinano da oltre vent’anni.

Apprezzata è stata anche la previsione di una durata massima complessiva di 30 minuti per la prova orale didattico-metodologica, così come la scelta di procedere all’estrazione della traccia su cui si svolgerà l’esame 24 ore prima della prova stessa. Lo stesso può dirsi per la scelta di attribuire un peso considerevole alla valorizzazione dell’esperienza maturata, alla quale potranno essere assegnati fino a 100 dei 250 punti complessivamente previsti per la valutazione della procedura concorsuale.

Le criticità del concorso di Religione Cattolica

Non sono mancate anche criticità come ha sottolineato la stessa Cisl Scuola. Tra queste una riguarda la scelta di non limitare la composizione delle commissioni giudicatrici ai soli docenti IRC. La bozza specifica infatti, in modo generico, che i commissari debbano essere “titolari di insegnamento pertinente con l’accertamento della preparazione dei candidati in relazione allo specifico programma d’esame”. Tuttavia, sebbene dall’esame siano esclusi i contenuti specifici dell’insegnamento della religione, non vi è dubbio che l’impostazione metodologico-didattica di tale insegnamento, con riferimento per esempio agli obiettivi di apprendimento, presenti comunque peculiarità e implicazioni di cui possono avere particolare esperienza e competenza gli appartenenti al profilo.

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