Alberelli portacandela in ceramica

Nel laboratorio di ceramica di quest’anno con gli studenti delle classi prime abbiamo realizzato degli alberelli natalizi portacandela, con la tecnica a lastre e colorati a smalto.

per la realizzazione degli elementi principali (cono e piattino) abbiamo usato delle sagome che potete acquistare qui sotto. L’alberello è fatto da un cono traforato e decorato con una stella al vertice, e un piattino sottostante, dove appoggiare la candela.

Una volta preparate le lastre di creta abbiamo utilizzato le dime stampate su cartoncino e ritagliate, per creare i vari elementi in creta. Per creare il piattino abbiamo ritagliato dalla lastra di creta il cerchio, e per creare il cono abbiamo ritagliato la seconda sagoma, da assemblare con la stella al vertice.

Il cono viene assemblato saldando i bordi della lastra con la barbottina dopo aver zigrinato le superfici da “incollare”: la forma si può lisciare all’esterno battendo leggermente le superficie con una paletta di legno. Il piattino si crea ritagliando il cerchio e rialzando il bordo con le dita. Dalla lastra si ritaglia infine una piccola stella (si possono usare anche le sagome del foglio) da applicare in cima all’alberello sempre con la zigrinatura delle superfici e l’applicazione della barbottina.

Una volta raggiunta la durezza cuoio si possono creare l’ apertura per la candela e le decorazioni a traforo. Per fare l’apertura si è usato un coltellino, mentre per i fori si sono usati dei piccoli tubi metallici di varie misure

La superficie dei piattini e degli alberelli è stata successivamente decorata con texture e impronte di oggetti vari, per rendere la superficie più vivace.

Dopo la prima cottura si sono decorati i pezzi con smalti colorati e si è proceduto alla seconda cottura:

Ecco i pezzi dopo la seconda cottura pronti per creare una perfetta atmosfera Natalizia!

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Casetta portacandela in ceramica

Con i ragazzi del laboratorio di ceramica, e quest’anno, anche con gli insegnanti di Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado, abbiamo realizzato queste casette portacandela in ceramica, utilizzando la tecnica a lastre e ritagliando le parti da assemblare da un foglio di lavoro che potete trovare qui sotto:

Dopo aver spianato la lastra con le guide di 0,7 cm e un mattarello, utilizziamo le sagome in cartoncino per ritagliare le pareti, la base e gli spioventi del tetto.

I bordi delle piccole lastre da assemblare vanno tagliati a 45° con un coltellino, questo faciliterà l’a’assemblaggio e costruzione degli spigoli. Bisogna fare attenzione perchè vanno tagliati SOLO I LATI che devono congiungersi, quindi non è necessario tagliare gli spioventi del tetto e i due quadrati che compongono il tetto stesso

Una volta tagliati i lati da congiungere con un angolo di 45° si possono aprire finestre e porte, di varie fogge e misure. E’ possibile anche decorare le pareti con aggiunte di decorazioni, texture o incisioni.

Prima dell’assemblaggio ricordiamoci sempre di zigrinare tutte le superfici che vanno “incollate” e di mettere abbondante barbottina, la creta liquida che serve da collante tra le parti.

Una volta assemblate le casette si lasciano asciugare fino a raggiungere la durezza osso. Per la decorazione abbiamo lavorato sui pezzi crudi, a durezza osso, con gli engobbi. Per realizzare un BOZZETTO delle decorazioni abbiamo fotografato i nostri pezzi con gli iPad e li abbiamo decorati prima digitalmente utilizzando la APP Sketchbook e le penne digitali, in modo da essere sicuri delle decorazioni da dipingere in modo definitivo sul pezzo.

Dopo essere state decorate le casette sono state messe nel forno per la prima cottura a biscotto e successivamente smaltate con cristallina trasparente e cotte per la seconda volta.

Casa d’artista: laboratorio ispirato a Fabio Mauri

Questo laboratorio è stato ideato e realizzato dal prof. Claudio Cantelmi, insegnante di arte e immagine nella scuola media dell’Istituto Comprensivo Alberto Manzi di Roma. L’attività prende spunto dalle opere dell’artista Fabio Mauri e in particolare dalle opere ispirate alla Stanza di Van Gogh, realizzate con stampe a secco da osservare in luce radente.

opera di Fabio Mauri

opera di Fabio Mauri

Per creare le opere ispirate alla stanza di Van Gogh e alla tecnica ideata da Mauri, gli studenti hanno utilizzato:

Tre cartoni a una onda e un cartoncino (bianco) di spessore mm. 1 circa oppure una tavoletta di legno di dimensione A3 (cm. 29,7×42);Colla vinilica.Pennello.Forbici.Taglierino.Gesso.Tempera pronta colorata (del colore che si preferisce).Lettere, che posso essere ritagliate su un cartone delle scatole delle scarpe o trovarle già realizzate in legno) per comporre una parola o una breve frase.le stampe dei disegni allegati qua sotto

Per prima cosa stampare i disegni allegati (uno in formato A3 oppure due in formato A4) e ritagliare le sagome riportate della stanza di Van Gogh.

Incollare i quattro cartoncini, uno sull’altro, di formato A3 (tre di cartone ondulato e l’ultimo di cartoncino bianco) o utilizzare la tavoletta di legno. Poi incollare le sagome degli elementi che compongono la stanza di Van Gogh sulla base di cartone o di legno. Si possono disporre le sagome in ordine differente. Successivamente incollare le lettere liberamente ma facendo in modo che la parola o la breve frase sia leggibile.

Mescolate in un contenitore tre cucchiai colmi di gesso di bologna, mezzo bicchierino (da caffè) di acqua. due cucchiai di colla vinilica e tempera pronta del colore e del quantitativo che si desidera. Stendete il preparato con il pennello sulla base di cartone o di legno precedentemente preparata, se necessario date una seconda mano. Lasciate asciugare ed il lavoro è concluso

Qui di seguito la frase che Fabio Mauri scrisse per il frontespizio del portfolio Maison d’Artiste con le sue opere: “Queste impressioni vanno collocate ad angolo retto con una luce naturale. Appariranno alle ore 12 fino alle ore 16 in tempo d’estate. E dalle ore 11 alle ore 12 (legali) in tempo d’inverno. Registreranno le luci dell’alba e di un tramonto”.

Gli studenti possono anche personalizzare il lavoro scegliendo di fotografare la loro camera per ricalcare gli elementi principali, ricavarne delle sagome e procedere come proposto sopra. Ecco qui di seguito i lavori realizzati dai ragazzi del prof. Cantelmi:

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