Prova scritta concorso docenti 2023: i divieti

Non è possibile conoscere le tempistiche entro cui inizierà la prova scritta del concorso docenti appena bandito, anche se si può ipotizzare che, scadendo la domanda di presentazione il 9 gennaio 2024, affinchè la ‘macchina’ concorsuale possa essere messa in moto, trascorreranno alcune settimane prima dell’avvio. Non se ne parlerà dunque prima della fine di gennaio/inizi febbraio (se non oltre). Occorre però avere già ben chiaro non solo lo svolgimento della prova scritta stessa ma anche i divieti che gli aspiranti dovranno conoscere per non vedersi annullare la prova stessa. Di seguito i chiarimenti.
Prova scritta: come si svolgerà
La prova scritta si svolgerà nella regione presso cui il candidato ha presentato domanda di partecipazione al concorso e sarà computer based. Ogni candidato sosterrà un’unica prova scritta per tutte le classi di concorso e tipologie di posto per cui partecipa. Ciascun quesito consiste in una domanda seguita da quattro risposte, delle quali solo una è esatta; l’ordine dei 50 quesiti è somministrato a ciascun candidato in modalità casuale. La prova avrà una durata di 100 minuti fermo restando tempi aggiuntivi e ausili previsti dalla normativa vigente. Ricordiamo che i 50 quesiti saranno così articolati:
- 10 quesiti di ambito pedagogico;
- 15 quesiti di ambito psicopedagogico (inclusione inclusa);
- 15 quesiti di ambito metodologico didattico (valutazione inclusa);
- 5 quesiti a risposta multipla per testificare la conoscenza della lingua inglese di livello B2;
- 5 quesiti sulle competenze digitali per verificare l’uso didattico delle tecnologie e dispositivi elettronici.
Cos’è vietato
Il bando del concorso ha specificato i divieti previsti in sede di espletamento della prova scritta. Durante lo svolgimento della prova i candidati non possono introdurre nella sede di esame carta da scrivere, appunti, libri, dizionari, testi di legge, pubblicazioni, strumenti di calcolo, telefoni portatili e strumenti idonei alla memorizzazione o alla trasmissione di dati. Inoltre è vietato ai candidati di comunicare tra loro verbalmente o per iscritto, ovvero di mettersi in relazione con altri, salvo che con gli incaricati della vigilanza e con i componenti della commissione giudicatrice. In caso di violazione è disposta l’immediata esclusione dal concorso.
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