Carta del docente, prevista un’accelerazione di ricariche nei primi mesi del 2024 per i docenti precari vincitori di ricorso
Nella diretta tenuta da Adip Anief lo scorso 15 dicembre sulla propria pagina facebook ha preso parte l’Avv. Walter Miceli, il quale ha voluto fare il punto della situazione sui ricorsi avviati da parte dei docenti precari. Il legale ha sottolineato che da gennaio 2023 il Ministero è risultato soccombente per una cifra che si attesta oltre i 10 milioni di euro. L’importo riguarda nella sua totalità le cause vinte sulla carta del docente, l’indennità sostitutiva delle ferie, la retribuzione professionale docente, il risarcimento danno per reiterazione abusiva dei contratti di supplenza, gli scatti di anzianità e ogni altra fattispecie discriminatoria perpetrata ai danni del personale docente precario rispetto al personale di ruolo. Miceli ha anche precisato che i 10 milioni di euro non sono stati però ancora totalmente riscossi dai ricorrenti perchè l’Amministrazione impiega tempo nell’eseguire le sentenze. Il riferimento è in particolare agli arretrati della Carta del Docente, in cui viene registrata una particolare lentezza da parte del Ministero.
Carta del docente: legali Anief pronti a chiedere esecuzione forzata in caso di ulteriori ritardi del MIM
L’Avv. Miceli durante la diretta ha fatto sapere che, in base alle interlocuzioni col Ministero, pare che nei primi mesi del 2024 ci sarà un’accelerazione nell’attribuire gli arretrati e quindi nell’eseguire le sentenze. Si sta parlando dei docenti precari che non hanno contratto al 31 agosto e che quindi ad oggi, per ottenere la carta del docente, possono fare affidamento solo sul ricorso. Nel corso dei mesi si è assistito ad una ‘pioggia’ di sentenze favorevoli ma l’Amministrazione, come detto, è lenta nell’attribuire sul portafoglio degli interessati le somme dovute. Il legale ha però anticipato che entro aprile 2024 si dovrebbe assistere ad una massiccia ricarica della carta del docente nei confronti dei ricorrenti vincitori. In media si parla di 2.500/3.000 euro a ricorrente. Tutti gli arretrati ricordiamo che vengono corrisposti nel limite della prescrizione quinquennale. E va anche ribadito che le somme andranno spese entro un biennio.
Queste sono le rassicurazioni provenienti dal MIM, ma se non dovessero essere rispettate? Walter Miceli ha spiegato che se le tempistiche dovessero continuare a protrarsi i legali Anief stanno già preparando gli atti per procedere con l’esecuzione forzata delle sentenze, rivolgendosi al Tar competente. La certezza consiste comunque nel fatto che le sentenze, in un modo o in un altro, verranno eseguite dal momento che l’Amministrazione non può sottarsi dalla loro stessa esecuzione. Negli ultimi giorni tra l’altro, come ha fatto notare lo stesso legale, sembra che già si stia muovendo qualcosa, tanto che alcuni precari ricorrenti vincitori stanno ricevendo le somme dovute.
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