Niente feste per 18 ragazzi italiani in Ucraina per la ricostruzione
Quando si parla dei giovani di oggi spesso si dice che sarebbero pigri e inietti, senza ideali e sbandati e invece non è proprio così, come dimostrano circa diciotto ragazzi del pavese tra i 19 e i 30 anni, quasi tutti studenti, che sono partiti in pullman alla fine dell’anno per trascorrere le festività natalizia tra Odessa e Mykolaiv, con l’intento di portare medicinali e “gioia” ai bambini e soldi per ricostruire i tetti distrutti dalla guerra.
Con loro anche una pubblicitaria, un assicuratore, un consulente, un giardiniere.
La mission è quella di aiutare le persone ad aggiustare i tetti danneggiati per evitare la distruzione delle loro case. Per ogni tetto ci vogliono circa duemila euro. E infatti i ragazzi hanno raccolto fondi e portato oltre a una gran quantità di farmaci e cibo anche i soldi per cominciare l’opera necessaria a salvare le abitazioni danneggiate dai cieli di
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