La Befana vien di notte…e tutte le feste porta via

Antichissima la storia della Befana il cui nome coincide con l’Epifania, dal greco “apparizione” da cui anche i termini “diafano”, “finestra” ecc. 

Con oggi la Chiesa commemora l’apparizione dell’astro che guidò i “maghi” sapienti alla culla di Gesù: Melchiorre , in rappresentanza dei semiti ( i discendenti di Sem, il secondo genito di Noè), Gaspare in rappresentanza dei camiti (da Cam che avendo  visto Noè nudo perse la primogenitura) e Baldassare della stirpe dei giapetidi, discendenti del terzo genito Jafet, i quali offrono al bambinello oro, come simbolo di sovranità, incenso di divinità, mirra simbolo della sua vita mortale. 

Il termine “magi” verrebbe dal persiano antico e si tratterebbe di sacerdoti dello zoroastrismo, una religione basata sugli insegnamenti del profeta Zarathustra, mentre nei vangeli, l’unico a parlare dei Magi è Matteo che però non riporta i nomi. Si pensa che questi siano stati aggiunti al mito secoli dopo. In particolare i

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