Crisi post-pandemica e crisi economica: in Gran Bretagna fa paura l’alto tasso di assenteismo a scuola
Londra, un’immagine del centro storico
“Forse ai giorni nostri la scuola è diventata facoltativa?” Si chiede ironicamente The Spectator all’inizio del suo articolo, nel quale attribuisce ai genitori una buona fetta di responsabilità per la scarsa frequenza scolastica dei loro figli. È di qualche giorno fa la riflessione che il settimanale conservatore inglese ha avviato dalle sue pagine per cercare di comprendere il fenomeno dell’aumento del tasso di assenteismo che si registra nelle scuole britanniche, in tutti i gradi dell’istruzione, a partire dal dopo pandemia. La soglia di guardia del 10%, che segna l’ingresso in quell’area pericolosa che gli inglesi chiamano “assenteismo persistente”, è stata abbondantemente superata dal 22% degli alunni. Circa due milioni di ragazzi, sottolinea The Spectator con una certa inquietudine.
Le cause di questa tendenza sono molteplici – dichiara la giornalista che ha curato l’inchiesta – complesse e socialmente connotate. L’aumento del costo della vita