Honor presenta in Cina Magic V2 Porsche e Magic6 con intelligenza artificiale

L’azienda cinese Honor ha recentemente lanciato sul mercato interno il Porsche Design Magic V2 RSR, una versione rinnovata del suo smartphone pieghevole, sviluppato in collaborazione con il rinomato marchio automobilistico di lusso. Questo annuncio è stato accompagnato dalla presentazione della gamma Magic6 nel paese durante un evento con un pubblico di quattromila persone all’Expo Center di Shanghai. Il protagonista assoluto del palco è George Zhao, carismatico CEO dell’azienda più emergente del panorama cinese, leader indiscussa del mercato dei foldable nel paese asiatico ma anche una di quelle più pronte a sperimentare.

  • George Zhao, CEO di Honor

Magic6 Pro, che batte la presentazione dei prossimi Samsung Galaxy S sul tempo, è di fatto il primo flagship phone del 2024 che apre le danze dell’introduzione massiccia dell’intelligenza artificiale nei nostri smartphone. Magic6 Pro presenta la prima fotocamera teleobiettivo da 180MP del settore con un avanzato sensore da 1/1,49 pollici e apertura F2.6, che permette agli utenti di catturare immagini ritratto di livello professionale con dettagli impeccabili anche da lontano. Il sistema di fotocamera Honor Falcon, ora potenziato a livello DSLR, è dotato anche di un sensore HDR personalizzato da 1/1,3 pollici, offrendo un’esperienza fotografica professionale paragonabile a quella delle reflex. Tanto che Zhao, sul palco, mette a confronto lo smartphone non solo con iPhone 15 Pro, che viene nominato più e più volte, ma anche con le EOS di Canon.


Magic6 Pro, uscito il 12 gennaio in Cina ma ancora senza data di lancio in Europa, è dotato di un display con bordi curvati LTPO da 6,8 pollici con una luminosità HDR massima di 5.000 nit, garantendo un’eccellente visibilità sotto la luce diretta del sole. La serie, che comprende anche il modello non Pro, è inoltre arricchita dalla tecnologia migliorata di Dimming PWM a 4320Hz, che permette agli utenti di godere di un utilizzo prolungato senza disagio, riducendo al minimo l’affaticamento degli occhi. Alimentata dall’ultima piattaforma mobile Snapdragon 8 Gen 3, la Serie Magic6 include anche una batteria al Silicio-Carbonio di seconda generazione ulteriormente potenziata, che aumenta la cella della batteria a 5600mAh. Non manca il supporto della ricarica cablata SuperCharge da 80W e della ricarica wireless da 66W.


  • Dimostrazione “su strada” della capacità di Magic6 di scattare foto in movimento estremamente nitide.

Ma il vero punto di forza di Magic6 è il sistema operativo MagicOS 8.0, che apre all’intelligenza artificiale on device e permette nuove funzioni che Zhao non esita a definire “rivoluzionarie”. Magic6, nelle promesse di Honor, è destinato a comprendere le intenzioni dell’utente, grazie a un sistema che incrocia email, messaggi, ricerche internet, localizzazione e persino il movimento degli occhi sullo schermo. In questo modo, Magic6 sarà in grado di fornire indicazioni contestuali più precise e con meno passaggi. Honor ha messo insieme un modello di machine learning che supera i 7 miliardi di parametri, e ha sostanzialmente riscritto buona parte del codice di Android per permettere un utilizzo diverso dello smartphone, meno incentrato sulle app e più sulla “previsione” delle esigenze dell’utente. I prezzi per Honor Magic6 partono da 4.399 CNY (circa 615 euro), mentre l’edizione Pro inizia da 5.699 CNY (circa 797 euro).


Dopo aver lanciato la propria visione per la IA su smartphone, Zhao è passato alla collaborazione di Honor con Porsche, svelata per la prima volta a metà dicembre del 2023 e che ha portato alla presentazione durante l’evento del foldable Porsche Design Magic V2 RSR, che mantiene lo stesso spessore di 9,9 mm (escluso il rilievo della fotocamera) del modello pieghevole Magic V2 lanciato in Cina nel 2023 e in arrivo a febbraio in Europa (sarà presentato al MCW di Barcellona), ma con un peso di 234 grammi, leggermente superiore ai 231 grammi del modello originale. Tra le caratteristiche distintive del dispositivo, Honor ha messo in evidenza la durabilità, includendo un rivestimento anti-graffio per gli schermi, che aumenterebbe la resistenza di dieci volte. Il dispositivo offre la stessa configurazione fotografica tripla del Magic V2, con un obiettivo principale e ultra-grandangolare da 50MP e una unità teleobiettivo da 20MP. Il prodotto è stato messo in vendita in Cina con prezzi a partire da 15.999 CNY (circa 2.237 euro) per la configurazione con 16GB di RAM e 1TB di ROM.

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L’alfabeto greco: origini, formazione e influenza

L’alfabeto greco costituisce una delle più significative innovazioni linguistiche della storia dell’umanità, avendo fornito un sistema di scrittura altamente strutturato e fonetico che ha avuto un impatto duraturo sulla cultura e sulla comunicazione.

La sua origine, risalente all’VIII secolo a.C., rappresenta un punto di svolta cruciale nella scrittura occidentale, non solo per la sua capacità di rappresentare con precisione la lingua parlata, ma anche per la sua influenza diretta sugli alfabeti successivi, in particolare il latino e il cirillico, che ne derivano in modo sostanziale.

All’interno di quest’articolo andremo ad approfondire quanto già riportato nei post precedenti che puoi trovare nella sezione del nostro blog intitolata La storia del greco, inaugurandone così una nuova: l’alfabeto greco.

Origine e sviluppo

L’alfabeto greco affonda le sue radici nell’alfabeto fenicio, una scrittura consonantica largamente utilizzata dai commercianti fenici per facilitare gli scambi nel Mediterraneo. Tuttavia, la grande innovazione introdotta dai Greci fu l’aggiunta delle vocali, un cambiamento rivoluzionario che trasformò radicalmente il modo di scrivere e leggere, aumentando la chiarezza e la precisione della rappresentazione linguistica. Questa modifica non solo permise una più efficace trasmissione del pensiero e delle idee, ma facilitò anche la nascita della letteratura scritta, contribuendo allo sviluppo delle opere filosofiche, poetiche e storiche dell’antichità.

Con il passare del tempo, l’alfabeto greco si articolò in diverse varianti regionali, tra cui l’alfabeto ionico, il dorico e l’epicorio. Ogni regione greca aveva la propria versione dell’alfabeto, con leggere differenze nelle lettere e nella loro pronuncia.

Tuttavia, nel 403 a.C., l’alfabeto ionico fu ufficialmente adottato ad Atene come standard per la scrittura greca. Questa decisione fu determinante per l’unificazione linguistica della Grecia, consolidando un sistema grafico che sarebbe stato utilizzato per secoli e che avrebbe influenzato profondamente gli alfabeti successivi.

Strutture e caratteristiche

L’alfabeto greco è composto da 24 lettere, di cui 7 sono vocali e 17 sono consonanti. Le vocali sono: Α, Ε, Η, Ι, Ο, Υ, Ω, mentre le consonanti comprendono tutte le altre lettere.

La distinzione tra vocali e consonanti ha reso l’alfabeto greco un sistema di scrittura altamente efficace per la rappresentazione della lingua parlata. Le lettere sono le seguenti:

MaiuscolaMinuscolaNomeTrascrizionePronunciaΑαἄλφα – alphaaaΒββῆτα – betabbΓγγάμμα – gammag, gn (seguita da γ, κ, χ)g gutturale o dura, gnΔδδέλτα – deltaddΕεἔψιλον – epsilonĕ (e breve)e (chiusa)Ζζζῆτα – zetazzΗηἦτα – etaē (e lunga)e (aperta)Θθθῆτα – thetaththΙιἰῶτα – iotaiiΚκκάππα – kappakkΛλλάμβδα – lambdallΜμμῦ – my*mmΝννῦ – ny*nnΞξξῖ – xixxΟοὂ μικρον – omikronŏ (o breve)o (chiusa)Πππῖ – pippΡρῥῶ – rhor, rh (iniziale di di parola)rΣσ/ςσίγμα -sigmassΤτταῦ – tauttΥυὖ ψιλόν – ypsilon*y*, u (nei dittonghi)ü, (u nei dittonghi)Φφφῖ – phiphfΧχχῖ – chichchΨψψῖ – psipspsΩωὦ μέγα – omegaō (o lunga)o (aperta)*Ricorda che dove incontri la lettera y nella pronuncia italiana, devi leggerla come se fosse una u allungata. Per rendere l’idea potresti anticipare alla u una i, emettendo un suono equivalente a iu.

Particolarità dell’alfabeto

Oltre le 24 lettere dell’alfabeto ionico, esistono alcuni segni extra alfabetici. In particolare si ricordano la Ἰώτα (jod = J), e la Δίγμα (digamma = Ϝ): due lettere che approfondiremo negli articoli venturi. Ti invito quindi a non perdertene neanche uno così da restare sempre informato.

Si ricordano anche il Κόππα (coppa = Ϙ), il Σαμπί (sampi = ϡ) e lo Στίγμα (stigma = Ϟ) che, invece, sono impiegati per l’indicazione dei numerali e precisamente:

Ϙ = 90;

ϡ = 900;

Ϟ = 6.

Influenza sull’Occidente

L’alfabeto greco ha lasciato un’impronta indelebile sulla cultura occidentale. Molte lettere greche sono state adottate in ambiti scientifici e matematici, come:

Alfa (α), Beta (β), Gamma (γ): utilizzate in fisica per indicare particelle e radiazioni.

Pi (π): fondamentale in matematica per rappresentare il rapporto tra circonferenza e diametro di un cerchio.

Delta (Δ): simbolo del cambiamento in discipline scientifiche.

Inoltre, il greco antico è la lingua in cui furono scritti alcuni dei testi fondamentali della filosofia, della medicina e della scienza, tra cui le opere di Platone, Aristotele ed Ippocrate.

Inoltre, continua ancora ad essere impiegato nei nomi di fraternità e associazioni universitarie, nella nomenclatura scientifica e nella simbologia matematica e fisica.

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